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Romagnano non chiude per ferie: negozi e bar aperti anche ad agosto

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Inchiesta tra gli esercenti del paese: pochissime le attività ferme per tre settimane

Romagnano non chiude per ferie. Basta farsi un giro tra bar e negozi del paese (che sono quelli che meglio di tutti vedono se in giro c’è gente o no) per rendersi conto che il paese è tutt’altro che fermo. Per quanto riguarda per esempio i bar, Giulia Sprella, dietro al bancone dello “Zen”, situato vicino alla spiaggia del Sesia, ha notato una diminuzione delle persone in giro, ma comunque non manca chi, rimasto in paese, si concede una sosta ai tavolini: «Nel fine settimana vediamo molte persone – racconta – in particolare si lavora su aperitivi e pranzi».

Malgrado il periodo economico poco felice, poi, sembra che a qualche giorno di relax non si rinunci, preferendo piuttosto risparmiare su altre cose durante l’anno: «Da quello che sento, si cerca comunque di fare una settimana di vacanza – spiega la barista – magari si cerca una vacanza un po’ più economica, ma qualche giorno non si rifiuta mai». Anche al Caffè Cavour, in pieno centro, si lavora: «Tanti sono andati via, ma comunque lavoriamo ancora molto, in particolare al mattino – riferisce Glenda Marengo – anzi, rispetto agli altri anni abbiamo lavorato di più. Qualcuno comunque non è andato, o quantomeno ha scelto soggiorni più brevi».

Fabrizio Galloni, del “Gran bar” poco distante, riscontra una situazione piuttosto tranquilla: «C’è chi è andato via, ma anche gente che è rimasta, come gli altri anni – osserva – a Ferragosto, comunque, in genere ci sono pochi clienti: le persone si dedicano ad altre attività, come i picnic». Nadia, allo “Chalet” della stazione, vede poche persone in paese: «Ci sono decisamente meno persone in giro rispetto agli altri anni – spiega – in passato c’era anche qualche turista. Ora, senza mezzi, diventa scomodo venire in paese».

Vacanze sì o no? «Credo che una piccola vacanza la facciano più o meno tutti: si scelgono mete meno costose, magari il lago piuttosto che il mare o soluzioni come il campeggio, ma penso che molti siano andati via». Anche se qualcuno ha abbassato la serranda per godersi a sua volta un po’ di ferie, in paese ci sono ancora molti negozi aperti. «Il lavoro è quasi normale – racconta per esempio Ivano Rabaglio, dall’alimentari di corso Marconi – anzi, essendoci altri negozi chiusi, forse si lavora un po’ di più. La situazione è piuttosto simile agli altri anni».

Anche per il negoziante, la sensazione è quella che la vacanza sia ancora importante: «Non mi sembra ci siano rinunce: chi aveva intenzione di andare parte». Elisabetta Soprani, nella tabaccheria poco distante, ha l’impressione che il paese sia effettivamente meno vissuto in questi giorni: «C’è poca gente in giro, sembra proprio che in tanti siano andati via per le ferie. L’impressione è che non vi si rinunci». Federica Corvino serve i clienti dal banco della cartoleria in piazza: «La situazione è molto simile agli anni scorsi – osserva – c’è anche già qualcuno che si è interessato per i libri scolastici. Sento dire che quasi tutti vanno in ferie se possono».

Per Piera Rossi, de “Il mondo senza glutine”, le partenze per le ferie sono molto scaglionate: «Si spalmano lungo tutto il mese – rileva – ho notato però che è stato ridotto a massimo una settimana o dieci giorni il periodo delle vacanze e che si cerca di non andare via proprio la settimana del 15, considerata la più costosa. Chi ha la possibilità di prendere le ferie a scelta, poi, opta per luglio o settembre».

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