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Romagnano, nonno Vincenzo a quota 105 anni

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Classe 1912, aiutò i combattenti partigiani

Per i romagnanesi e gli abitanti del circondario, abituati a vederlo in giro, intento a fare la spesa o di passaggio al bar per un caffè insieme alla sua badante, deve essere difficile da credere: eppure Vincenzo Imazio ha appena tagliato il traguardo dei 105 anni. “Nonno Vincenzo”, come è affettuosamente noto, è il romagnanese più longevo del paese, nonché l’ultimo ultracentenario di sesso maschile residente nel paese e probabilmente uno dei più anziani della provincia.

Classe 1912, Imazio festeggia abitualmente il compleanno il 28 febbraio, ma l’ultracentenario racconta di essere nato in realtà nella giornata del 29 e spesso scherza sul fatto di avere compiuto, di fatto, solo un quarto dei suoi anni. Difficile dire se sia davvero merito dei compleanni caduti solo negli anni bisestili, ma quello che è certo è che Imazio rimane un’autentica forza della natura, ancora perfettamente in forma tanto a livello fisico quanto mentale: «Vado in giro, dormo e mangio – scherza – cosa posso volere di più?». E la sua badante gli fa eco: «Come si dice, cos’altro serve di più quando c’è la salute?».

Imazio ama poi tenersi informato: si interessa di quello che accade e legge ancora i giornali. “Nonno Vincenzo” può inoltre contare sull’affetto della sua famiglia, che conta i due figli Pierantonio e Teresio, cinque nipoti e altrettanti pronipoti, che gli fanno visita regolarmente. Oltre a loro, sono tanti gli amici che scambiano sempre volentieri qualche parola con Imazio, molto noto e apprezzato in paese anche per il suo carattere socievole e scherzoso. «Il legame con la sua famiglia è molto stretto e molte persone lo vengono a trovare a casa – racconta la badante – l’affetto, sicuramente, non gli manca». In occasione del suo compleanno, diversi amici sono passati a trovarlo per fargli gli auguri e brindare con lui al suo invidiabile traguardo.

Romagnanese doc, Imazio lavorò come muratore, alla cartiera e nel commercio. Si sposò nel 1936 e condivise ben 64 anni di vita con la moglie Iolanda, scomparsa nel 2000. Nel corso della sua lunga vita, nonno Vincenzo fece la sua parte anche per la Resistenza: aiutava infatti i combattenti partigiani impegnandosi nella fornitura di provviste fra la Valsesia e la Bassa. Nel 2015, è stato premiato dall’Anpi provinciale e dalle autorità della Provincia di Novara per avere fornito il suo contributo per la libertà: con i suoi 103 anni, era il patriota più anziano presente alla manifestazione.