Attualità
Rotary Gattinara lancia progetto contro le fake news
Rotary Gattinara contro le fake news: il progetto interclub per gli studenti delle scuole medie.
Rotary Gattinara per le scuole
Lezioni per individuare le “fake news” ed evitare le trappole online. Saranno questi gli obiettivi del progetto interclub promosso dai Rotary club di Gattinara, Valsesia, Vercelli, Borgomanero-Arona e Novara, presentato mercoledì sera al ristorante Il Vigneto di Gattinara, durante una conviviale. Il progetto “Non cascare nella Rete” si rivolge agli studenti delle scuole medie, che verranno formati per riconoscere le fonti di una notizia che trovano su Internet o condivisa su un social network. Verranno spiegate alcune nozioni su come riconoscere se il sito su cui stanno leggendo le informazioni è affidabile o meno e quali sono gli stratagemmi che, tramite i social network, si possono utilizzare per rilanciare una notizia, anche se palesemente falsa, oppure datata.
I formatori
Per farlo, verranno formati sei ragazzi di un liceo che avranno il compito di girare le scuole che aderiranno al progetto, per presentare in una sorta di “performance” i contenuti di una lezione che si presenta molto interattiva, con quiz, domande e il coinvolgimento degli alunni. Sarà quindi una formazione tra pari.
Gli ideatori del progetto sono Marcello Valli, Elena Monfalcone e Nino Olivotto, che si occuperanno di formare i sei ragazzi del liceo che inizieranno a incontrare gli studenti delle medie dal prossimo anno. Nella parte formativa sono coinvolti anche alcuni giornalisti, che spiegheranno quali sono le fonti di una notizia e il lavoro giornalistico.
Sviluppo del pensiero critico
«L’Italia è al dodicesimo posto nella classifica dei Paesi più ignoranti del mondo – dice Monfalcone, che si occupa di promuovere progetti didattici -. Saliamo al primo posto se consideriamo soltanto i Paesi europei. Il progetto “Non cascare nella Rete” ha come obiettivo primario quello di sviluppare il pensiero critico nei ragazzi, fin da giovani». Spesso a “cascare” e condividere le bufale che girano sul web, sono invece le generazioni che si sono avvicinate solo in tarda età all’utilizzo della Rete. «Speriamo che siano proprio i giovani – aggiunge Monfalcone – a spiegare anche ai genitori e ai nonni come riconoscere una bufala da una notizia vera».
Un’attività in cui verranno coinvolti i ragazzi, ad esempio, sarà riconoscere la veridicità dei video che diventano “virali” in Rete: in molti casi, infatti, questi video spettacolari sono creati appositamente, spesso con finalità pubblicitarie occulte, così come avviene con molte notizie che, in realtà, servono a preparare il pubblico in vista del “lancio” di un prodotto o di un evento.
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