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Segheria di Rassa pronta a riaprire: un pezzo di storia della Valsesia

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Segheria di Rassa pronta a riaprire. Si spera entro il mese di maggio.

Segheria di Rassa pronta a riaprire

Nel mese di maggio si punta a riaprire l’ecomuseo di Rassa, con visite su prenotazione contattando il Comune. La splendida Resga di Brasei, segheria di Brasei, in questi ultimi anni, ha subito diversi interventi di risanamento conservativo.

L’energia arriva dall’acqua del torrente Sorba

La “resga” fu attiva fino agli anni Ottanta del secolo scorso e dopo un periodo di totale dismissione si è proceduto a un restauro, che ha rimesso in funzione le antiche macchine. La particolarità è che si tratta di una segheria idraulica, ovvero che va a sfruttare l’acqua che arriva dal torrente Sorba.

Macchine di nuovo funzionanti

La segheria di Rassa si sviluppa su quattro piani. Al piano terreno si svolgevano le attività di lavorazione, mentre in quello appena sotto si trovano invece ancora oggi tutti gli ingranaggi che permettono di far girare le seghe posizionate al piano terreno. Tali ingranaggi funzionano attraverso un meccanico sincronico fatto di ruote, leve e cinghie.

All’interno dell’ecomuseo, oltre alle tavole e gli attrezzi di un tempo, si trovano anche alcuni cartelli storici, che raccontano come veniva organizzato il lavoro.

Un gioiellino da visitare assolutamente

I contributi di Regione Piemonte e Unione montana Valsesia hanno reso possibile la riqualificazione, avviata dal Comune di Rassa. Ora la Resga di Rassa è riconosciuta sito ecomuseale di interesse regionale come particolare testimonianza di archeologia preindustriale legata a caratteristiche storiche e architettoniche. A rendere possibile questo traguardo la sensibilizzazione promossa dal Comune di Rassa e dall’associazione Onlus Cruggia da Spinfoj.

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