Serravalle ricorda Onda Bosonotto, “custode” della Pieve di Naula

La donna è scomparsa a 86 anni. Con la sorella Bianca si è sempre impegnata per curare la chiesa. Erano loro ad accogliere nell’ultima tappa i partecipanti della Camminata in ricordo dei morti in brenta. Il funerale è stato celebrato nella Pieve di Naula a cui per anni ha dedicato il suo impegno.

Serravalle ricorda Onda Bosonotto

La comunità di Naula ha dato l’addio a Onda Bosonotto. La donna è mancata all’età di 86 anni. Nella frazione serravallese era molto conosciuta soprattutto per l’impegno con cui, insieme alla sorella Bianca, si è sempre presa cura della storica Pieve. Sono sempre state loro ad accogliere nell’ultima tappa a Naula, i partecipanti della Camminata in ricordo dei morti in brenta, che collega Sostegno a Serravalle in un percorso all’insegna della memoria.

Onda Bosonotto era una donna devota, particolarmente legata all’edificio religioso e alle tradizioni locali. «Era una persona gentile e buona – la ricorda il diacono Emilio Forte -. Sempre disponibile per la Pieve, insieme alla sorella Bianca. Una donna però anche molto riservata».

Bosonotto era legata alla sorella con la quale ha sempre vissuto. E quando le si vedeva insieme, anche se non si aveva avuto modo di conoscerle, si percepiva la grande armonia che le legava. Un rapporto invidiabile il loro che le ha portate a collaborare anche per il bene della comunità in cui vivevano. Prima di andare in pensione, Bosonotto aveva lavorato in un’azienda valsesiana. Nei giorni scorsi sono sopraggiunti problemi di salute che hanno reso necessario il ricovero all’ospedale di Borgosesia dove martedì la donna ha cessato di vivere. Con la sorella Bianca, ha lasciato i cugini Teresina ed Ennio con le famiglie. Il rosario e il funerale sono stati celebrati nella Pieve, proprio in quell’edificio a cui ha dedicato anni di volontariato. Le testimonianze d’affetto per la defunta sono state numerose, giovedì sono state tante le persone che si sono strette al dolore della sorella e dei parenti. E anche sui social innumerevoli le parole d’affetto in ricordo di quella gentile signora sempre pronta a mettersi al lavoro per l’edificio storico.

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