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Serravalle, rinascono i crisantemi buttati nel cassonetto del cimitero

L’idea è venuta a Marco Vacchini, molto conosciuto in paese.

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Serravalle, rinascono i crisantemi buttati nel cassonetto del cimitero. Ha pensato di recuperare i fiori buttati nei cassonetti dell’immondizia del cimitero e ripiantarli nell’area antistante il camposanto. E ora, ad un anno di distanza, i crisantemi sono rinati proprio nel periodo delle festività dei Santi.

Serravalle, rinascono i crisantemi buttati nel cassonetto del cimitero

Un cantautore particolarmente conosciuto, in un testo di un suo brano, raccontò che a volte proprio dalle situazioni più difficili possono emergere le stelle. Ed è quello che è accaduto a Serravalle. Lo scorso anno infatti un serravallese ha pensato di compiere un gesto encomiabile.  Marco Vacchini, che è particolarmente conosciuto per il suo impegno sul territorio, ha infatti deciso di salvare delle piantine e dar loro una nuova vita. «Lo scorso anno mi sono accorto che diversi vasi di crisantemi, dopo le festività tradizionali di novembre, erano sfioriti e quindi gettati nei cassonetti del cimitero. Ho pensato di provare a riprenderli per capire se si riusciva a ridar loro una vita».
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Come ha gestito l’idea

Il serravallese si è munito di tanta buona volontà e ha piantato diverse piantine. «Ne avrò piantumate 20 o 30, non ricordo più di preciso – racconta – e non mi aspettavo di certo che potessero attecchire come è poi accaduto».

Chi in effetti transita nella zona del cimitero e rivolge il suo sguardo al santuario di Sant’Euseo si accorge che sono fioriti dei bei ceppi di crisantemi. Una idea originale che è stata già notata da tanti serravallesi e soprattutto un bel gesto ecologico. «L’ho fatto così perchè mi dispiaceva che venissero buttati tutti quei fiori – commenta Vacchini -. Ora vedere le piantine fiorite è davvero una gioia».

Un gesto semplice e apprezzato

Un gesto, compiuto nella sua semplicità e che non mirava di certo ad esser osservato, è sbocciato regalando una sorpresa ai passanti, ma non solo. «Se qualcuno non avesse le possibilità economiche per reperire fiori da portare sulle tombe dei propri cari – conclude il promotore dell’iniziativa – potrà reciderli dalle piantine sbocciate vicino al muraglione del campo santo. Credo che sia un bel gesto anche per chi non può in altro modo ricordare i propri cari».

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