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Sindacalista dello Spi-Cgil: «Sul Country Hospital sto con il sindaco di Varallo»

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Il triverese Trabaldo: gli amministratori devono difendere i servizi dei territori periferici

Sul problema del Country Hospital di Varallo sto con il sindaco Botta che difende i servizi territoriali. Lo dice in una lettera aperta Luigi Trabaldo Lena, sindacalista triverese, una vita nella Cgil e poi nel sindacato pensionati, candito con il centrosinistra alle ultime elezioni comunali.  «I servizi al cittadino nei territori periferici vanno salvaguardati, difesi, potenziati – scrive Trabaldo -. Questa è la questione principale di civiltà; non l’unica ma di certo tra le più qualificanti di un Paese civile».

E ancora: «Tutti i cittadini sono uguali:  che senso ha accentrare servizi collettivi, come Poste, uffici delle finanze, uffici Inps, servizi sociali, servizi sanitari, ecc, con l’unico effetto di peggiorare la qualità di vita degli abitanti delle periferie in termini di maggiori costi, di  riduzione di servizi alla persona, nei servizi sociali e minore tutela della salute? Così gli abitanti dei centri urbani, avendo sotto casa tutti i servizi li accentrati, ne godono non per loro scelta, ma perché questa politica scellerata discrimina i cittadini tra quelli di serie A   da quelli di serie B, cioè quelli decentrati».

E non si tiri fuori il problema dei costi, aggiunge Trabaldo, perchè ogni anno si evadono 150 miliardi di tasse e contributi. «»Quindi quando leggo che il sindaco di Varallo si propone di compartecipare alla spesa pur di tenere i posti letto del Country Hospital, analogo al Servizio cure intermedie del nostro presidio di Trivero, dico che non va lasciato solo! E’ necessario mobilitarsi per il depauperamento di vari servizi… Anche perchè le piccole comunità che in casa non hanno nulla (vedi ad esempio Portula, che vive dei sevizi di tutti i comuni confinanti e di suo non muove un dito per partecipare a sostenere, promuovere i servizi stessi che i suoi cittadini utilizzano) non possono dormire sugli allori confidando sulle  iniziative di altri; magari sventolando che da loro le tariffe locali sono più basse: bella scoperta..!»

Conclude Trabaldo: «Chi paga i costi di servizi come quello che il sindaco di Varallo si è proposto di sostenere, quando i posti letto di Varallo (ma anche quelli di Trivero) vanno a beneficio di tutta la comunità? Ci vuole più maturità amministrativa; condurre una comunità non può essere solo per autogratificazione;  purtroppo alcuni amministratori hanno messo la parola “io” al posto della parola “noi”. E’ tempo di alzare lo sguardo e vedere le persone, i cittadini con i loro bisogni le loro necessità e tutti insieme operare per il bene comune. Il bene comune non il potere dei singoli».

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