Attualità
Snobbata l’idea di un museo al castello di Lozzolo
Dario Gaviglio del Centro studi Vercellae parla di occasione sprecata per la crescita turistica del territorio
«Al castello di Lozzolo avrebbe potuto aprire un museo archeologico, progetto a cui gli amministratori non hanno creduto ma che avrebbe portato sicuramente turismo in paese». Dario Gaviglio del Centro studi Vercellae parla di occasione sprecata per la crescita turistica del territorio. Di recente proprio l’antica dimora è stata interessata da una serie di lavori di restauro; a portare avanti l’intervento, il proprietario di quell’angolo di maniero, l’artista belga Jean Marie Pierret.
«Nel 2012 – ricorda Gaviglio – in un articolo di giornale si faceva notare l’impossibilità nel mantenere il castello. Il Centro studi ricerche storiche e archeologiche Vercellae e la Sezione gruppo archeologico piemontese orientale del Gai di Roma, si attivarono per acquisire il castello destinandolo a museo pubblico come i castelli della Valle d’Aosta». Un progetto serio: «L’intenzione era quella di impedirne la rovina, il degrado e arredarlo come i castelli medievali. Inoltre, avremmo allestito al suo interno una collezione di reperti storici già schedati dal Ministero per i beni culturali. Altresì l’interno dell’edificio sarebbe stato messo a disposizione della comunità di Lozzolo e dei turisti che avrebbero recato benefici al paese».
Ci furono diversi contatti, ma non se ne fece nulla. «Dopo diversi tentativi intercorsi con la precedente amministrazione comunale di Lozzolo e la successiva subentrata in reggenza, venne manifestata diffidenza nei confronti di estranei al paese – scrive Gaviglio in una lettera ai giornali -. E’ meglio darlo ai belgi che a italiani di un gruppo archeologico con statuto finalizzato per i beni culturali? E poi, sono più estranei i vercellesi e i novaresi dei belgi? Contattata la proprietaria svedese del castello ci venne dichiarato di interloquire con il Comune. A questo punto, per farla breve perché vi risparmiamo di spiegarvi le difficoltà avute in telefonate e incontri con vari amministratori, procuratori, sindaci, incaricati, desistemmo e andammo a salvare altri luoghi storici posti a sud di Vercelli, dove c’è comprensione e meno burocrazia».
Adesso un privato ha iniziato a recuperare la sua porzione di castello, ma per Gaviglio Lozzolo ha perso una occasione: «È un vero peccato per i cittadini di Lozzolo non avere avuto un museo archeologico in paese, avrebbe assicurato maggiori turisti e commercio».
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