Seguici su

Attualità

Studenti Borgosesia oggi in piazza per l’ambiente

Pubblicato

il

Fridays For Future

Studenti Borgosesia in piazza per l’ambiente: questa mattina iniziativa di Liceo, Itis e altre realtà per aderire a Fridays For Future.

Studenti Borgosesia in piazza per Fridays For Future

Giornata “verde” oggi per gli studenti del liceo Ferrari e del’Itis Lirelli di Borgosesia, che dalle 10 alle 14 salteranno le lezioni per partecipare ad un corteo con tanto di gazebo in piazza. I ragazzi delle due scuole hanno aderito al “Global strike for future” promosso da Greta Thunberg, l’attivista svedese di appena 16 anni che lotta contro i cambiamenti climatici. «E’ un’iniziativa pensata e gestita dagli studenti – precisa il dirigente scolastico del liceo, Alberto Lovatto -, gli istituti non c’entrano».

La protesta di una ragazzina diventa globale

Thunberg, che frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era “sciopero della scuola per il clima”. Ha continuato a manifestare ogni venerdì ed ha creato il movimento studentesco internazionale Fridays For Future, che chiede giustizia climatica. Ha partecipato alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles e alla Dichiarazione organizzata da Rebellion Extinction a Londra. Il suo sciopero del venerdì ha attirato l’attenzione del mondo intero.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Rossella

    15 Marzo 2019 at 7:25

    Ma perché…?
    I ragazzi non SALTANO le lezioni…
    La terminologia usata in modo pressapochistico sminuisce il valore educativo della scuola (come troppe altre volte) e l’impegno dei ragazzi verso problematiche universalmente valide.

    Fa

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *