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Telemedicina a Coggiola? Tutto pronto, ma il servizio non è ancora partito

Il Comune conferma la disponibilità all’Asl a collaborare per far partire il progetto-pilota in tutta la Valsessera.

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Il Comune conferma la disponibilità all’Asl a collaborare per far partire il progetto-pilota in tutta la Valsessera

Tutto pronto per la telemedicina a Coggiola

«A Coggiola siamo pronti per vedere partire la telemedicina». Il sindaco Paolo Setti spera che il progetto annunciato dall’Asl Vercelli possa entrare nel vivo il prima possibile. Perché al momento gli utenti sono ancora in attesa.

«Proprio per cercare di dare un servizio sanitario anche nei territori decentrati – spiega Setti -, ci siamo subito messi a disposizione dell’azienda sanitaria. Abbiamo avuto continui colloqui con l’Asl e siamo contenti che il nostro poliambulatorio sia stato preso come sede di un progetto-pilota e innovativo per avviare la telemedicina. Abbiamo accolto anche volentieri l’idea dello sportello per le prenotazioni e per il disbrigo delle pratiche sanitarie e non solo, formando il nostro personale». Dopo gli annunci di giugno però a Coggiola la telemedicina non è ancora decollata.

«Abbiamo una grande aspettativa verso questo progetto – ribadisce Setti -. E speriamo che davvero si possa partire perché tutto ormai è pronto. Noi rimaniamo a completa disposizione per portare un servizio sanitario efficiente sul nostro territorio.

Un servizio in più

L’obiettivo è di far diventare il poliambulatorio di Coggiola accogliente: «La telemedicina si dimostra preziosa per garantire il potenziamento di alcune attività che da tempo non erano più presenti in valle. Come Comune, con la collaborazione del nostro assessore dottor Andrea Guala, abbiamo lavorato insieme all’Asl per perfezionare l’attività che partirà a breve e che renderà possibili, tra gli altri, teleconsulti con gli specialisti della Cardiologia, della Diabetologia, della Psicologia, della Pediatria e di altre specialità».

Vale la pena precisare che la televisita ha lo stesso valore della visita in presenza, ma non la cancella.

Lo specialista, qualora lo ritenga necessario, può comunque richiedere di vedere il paziente di persona avendo già un’idea della sua situazione e guadagnando tempo prezioso per tutti.

Nei luoghi più decentrati rispetto alle sedi centrali, come nel caso della Valsessera, la telemedicina rappresenta un supporto fondamentale per la gestione delle fragilità, delle cronicità e anche delle emergenze, perché consente un monitoraggio tempestivo e continuativo della persona

In foto il poliambulatorio di Coggiola, che attende il via alla telemedicina

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