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Terrorismo virus sui social: partono le denunce

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Terrorismo virus sui social: partono le denunce. Girano audio fake di infermieri o medici che parlano di situazioni catastrofiche. La Regione: il procurato allarme è reato penale.

Terrorismo virus sui social: partono le denunce

Troppi audio falsi che rivelano situazioni catastrofiche negli ospedali. Per questo l’assessore regionale al digitale, Matteo Marnati, invita a trascurare «i messaggi audio di presunti operatori sanitari che in queste ore stanno diffondendo notizie attraverso WhatsApp riguardanti la diffusione del Coronavirus e sulle condizioni di lavoro all’interno degli ospedali o addirittura di singoli pazienti: si tratta di sciacalli che usano questi mezzi per diffondere il panico. Le notizie che addirittura raccontano storie personali di operatori di qualsiasi categoria sono da considerarsi bufale e dunque destituite di ogni fondamento».

Fidatevi solo di fonti ufficiali

«La popolazione deve sapere che le informazioni ufficiali vengono diramate soltanto dalle istituzioni. Chi diffonde notizie di questo tipo, tra l’altro, è penalmente perseguibile per procurato allarme. Mi auguro che la Polizia postale indaghi per individuare i responsabili». Anche il Comune di Valdilana aveva di recente invitato ad attenersi per quanto riguarda le notizie locali alle sole fonti ufficiali.

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1 Commento

1 Commento

  1. Elena

    10 Marzo 2020 at 12:55

    SCIACALLI…..
    Come se non avessimo già abbastanza problemi di questi tempi!!!
    Non basta la denuncia, per questa “gente” serve solo la galera con relativa distruzione della chiave!!!!
    Che pena, che schifo!!!!

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