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Trivero, il paese che non ha il centro

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Secondo i giovani è al Centro Zegna

Ma dov’è il centro di Trivero? Al Dopolavoro Zegna, a Ponzone? Oppure a Cereie, Fila o in qualche frazione più piccola? O addirittura… a Portula? Il fatto è che Trivero non ha un vero e proprio “centro del paese”, e la conferma arriva anche dai giovani. Durante le giornate del Fai e in occasione della nuova edizione dell’appuntamento “All’Aperto” della Fondazione Zegna, un’artista ha portato avanti un progetto con i ragazzi delle scuole medie cercando appunto di capire dove gli alunni individuassero questo luogo del loro paese. E, appunto, le risposte sono state molto varie. A prendere più punti è stato il Centro Zegna (magari anche per il nome), secondo posto per Ponzone.

A portare avanti il lavoro con i ragazzi della scuola è stata Laura Pugno, originaria di Trivero e oggi artista affermata. «Torno spesso in paese – racconta – ed è stato bello lavorare sul territorio. Sono attenta su come si percepisce la realtà e il paesaggio e questo mi ha permesso di portare un po’ della mia esperienza». Pugno conosce bene Trivero: «In effetti non esiste un luogo geografico che può essere identificato come centro. Con gli studenti abbiamo ragionato proprio su questo iniziando a capire cosa si intende per centro, può essere quello affettivo, quello sportivo… Ho chiesto ai ragazzi di individuare il “loro” centro». E qui sono uscite le cose più disparate.

«Parecchi “like” ha avuto il Centro Zegna – riprende Pugno – che sorprendentemente negli anni ha cambiato nome… Ormai nessuno lo chiama più Dopolavoro Zegna. Ha avuto le preferenze maggiori per via della piscina, della palestra e del bar. Poi un altro gruppo di ragazzi ha individuato come centro l’area sportiva di Cereie, altri invece la zona del palazzetto di Ponzone».

In pochi invece hanno indicato la piazza della chiesa. «Quando ero più giovane ricordo che per tutti la piazza di Matrice era un punto di riferimento – racconta -. Quello era il nostro centro. Anche senza messaggi, tablet e smartphone era normale trovare qualcuno in piazza e passare il pomeriggio». Il progetto verrà successivamente presentato anche in consiglio comunale.

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