Troppe mascherine gettate in giro, si arrabbia la sindaca di Gattinara

Troppe mascherine abbandonate per strada o sui sentieri: «Non è ammissibile. Vanno conferite nell’indifferenziato».

Troppe mascherine abbandonate

Un appello dalla sindaca di Gattinara, Maria Vittoria Casazza , per un conferimento corretto delle mascherine sanitarie. Troppo spesso sono abbandonate nell’ambiente: un fenomeno che peggiora sempre più, provoca inquinamento ed è anche un pericolo per gli animali.

Le protezioni per il viso sparse ovunque sono ormai una piaga difficilissima da arginare, anche se molte persone virtuose si fermano a raccoglierle. Per tentare di sensibilizzare la popolazione, il primo cittadino gattinarese ha registrato un breve video nel quale lancia un appello di civiltà, su come comportarsi con le mascherine che siamo costretti a indossare quotidianamente.

Seduta alla propria scrivania, la prima cittadina Casazza mostra il suo dispositivo di protezione azzurro e afferma: «Voglio ricordare a tutti che le mascherine ci servono, ma poi non dobbiamo buttarle a terra: vanno messe nell’apposito contenitore, per il decoro e la pulizia delle nostre città e dei nostri territori».

Non biodegradabili

Anche il vicesindaco Daniele Baglione è sulla stessa lunghezza d’onda e sostiene che il rispetto dell’ambiente è un impegno che viene chiesto a tutti, anche a riguardo delle mascherine.

«Sono tantissimi gli amministratori pubblici che si stanno schierando apertamente contro questa pessima abitudine – sostiene Baglione –. Quando non servono più, le mascherine vanno gettate nel bidone dell’immondizia, tra i rifiuti indifferenziati. Chi va a camminare tra le nostre colline o lungo il fiume Sesia, dovrebbe utilizzare i cestini che ci sono sul territorio, oppure ancor meglio portarle a casa e gettarle nei propri contenitori. Le protezioni che si trovano in giro sul territorio sono abbandonate volutamente. A parte il gesto deprecabile di per sé, bisogna considerare che non sono biodegradabili e rimangono per moltissimo tempo nell’ambiente. Non è davvero più ammissibile abbandonarle in giro».

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