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«Non usiamo gli animali per divertirci». Appello ai sindaci valsesiani dagli ambientalisti
«Ricordiamoci che le mandrie in esposizione patiscono la folla, il chiasso e la musica».

«Non usiamo gli animali per divertirci». Appello ai sindaci valsesiani dagli ambientalisti. «Ricordiamoci che le mandrie in esposizione patiscono la folla, il chiasso e la musica».
«Non usiamo gli animali per divertirci». Appello ai sindaci dagli ambientalisti
Con l’arrivo della bella stagione, in molte località tornano fiere zootecniche, circhi e feste paesane. Ma insieme agli eventi pubblici, aumentano anche le situazioni in cui gli animali vengono esposti a stress, condizioni inappropriate e utilizzi contrari alla loro natura. Per questo un gruppo di associazioni animaliste e ambientaliste ha lanciato un appello ai sindaci della zona, chiedendo maggiore attenzione e rispetto per il benessere degli animali coinvolti.
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I punti del documento
Il documento è firmato da Avi (Associazione vegana internazionale), Enpa Borgosesia e Pan (Pro natura animali) Vercelli, chiede alle amministrazioni comunali di:
- Non concedere spazi pubblici ai circhi con animali
- Vietare giochi o spettacoli che implichino comportamenti contrari all’etologia animale, come corse di asini o esibizioni innaturali
- Impedire la distribuzione di animali vivi come premi in lotterie o giochi, pratica già vietata dalla legge
- Garantire la vigilanza, tramite gli uffici preposti, sul comportamento del pubblico verso gli animali esposti nelle fiere agricole.
Le associazioni sottolineano che non si tratta di opinioni personali, ma di richieste fondate su studi etologici e normative europee, come l’articolo 13 del Trattato di Lisbona, che riconosce agli animali lo status di “esseri senzienti”. Anche la Conferenza di Cambridge del 2012 ha affermato che gli animali posseggono substrati neurologici che generano coscienza.
“Il benessere è anche psicologico”
«Non si parla solo di benessere fisico, ma anche psicologico – spiegano i promotori -. Folle, musica ad alto volume e comportamenti invadenti possono causare forti disagi agli animali, già stressati dal contesto».
L’appello si rivolge direttamente ai sindaci affinché adottino regolamenti più rigorosi e promuovano una cultura del rispetto che coinvolga anche le nuove generazioni. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità e ai diritti degli esseri viventi, anche le tradizioni devono evolvere in chiave etica.
Le associazioni ringraziano anticipatamente le amministrazioni che vorranno ascoltare la richiesta e tutti i cittadini che vorranno unirsi alla campagna di sensibilizzazione.
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Pol
22 Maggio 2025 at 22:03
ma piantala lu sa rumpe