Attualità
Un borgosesiano nella Nazionale azzurra degli addestratori
Un borgosesiano e il suo pastore belga malinois al campionato mondiale in Grecia.
Un borgosesiano e il suo malinois
Il campionato mondiale di utilità/difesa della razza Pastore belga malinois, andato in scena a a Karpenisi, in Grecia, ha visto anche la partecipazione di un valsesiano nella squadra azzurra.
Tra i componenti della Nazionale italiana c’era infatti Giovanni Bonaccorso con il suo Pat. «Per la prima volta abbiamo raggiunto un doppio risultato – racconta -, siamo risultati campioni a squadre ma non solo: un componente del nostro gruppo, Alessandro Dalvit, ha anche conquistato l’individuale. E noi non possiamo che essere particolarmente soddisfatti».
Nel corso della competizione in Grecia, Pat e il suo padrone sono stati coinvolti in diverse prove. «Dalla specialità della difesa alla ricerca sino alla obbedienza, Pat ha sempre dimostrato grande tenacia – conferma Bonaccorso -. E siamo contenti per i traguardi raggiunti».
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Una selezione impegnativa
Non è da tutti riuscire a competere contro sfidanti che provengono da diverse località del mondo. «Per Pat questa è stata la prima e ultima competizione – prosegue il valsesiano -. Nel 2020 dovevamo partecipare ai mondiali in Francia, ma a causa del Covid tutto è stato sospeso. Non ci siamo comunque persi d’animo e abbiamo ottenuto la selezione per l’appuntamento in Grecia». Le temperature particolarmente elevate non hanno reso per nulla semplice la partecipazione alle prove a Karpenisi. «E’ stato impegnativo raggiungere la Grecia e vivere il Mondiale a causa principalmente del clima – sottolinea l’addestratore -. Ma nel complesso è stata una bellissima avventura e il risultato che abbiamo raggiunto ci ha ripagato di tutti gli sforzi». Raggiungere il Mondiale è stato complesso. «Innanzitutto occorre essere selezionati a livello nazionale e noi siamo risultati tra i sei migliori cani in Italia al termine delle prove di qualificazione riuscendo ad avere l’opportunità di rappresentare l’Italia».
Il ritiro
Dopo questa competizione il pastore belga si ritirerà dalle prove sportive. «Pat ha 8 anni, per superare gli obiettivi di difesa, ricerca e obbedienza, il suo fisico non è lo stesso di un cane con qualche anno in meno – conclude l’addestratore -. E così sarà sostituito per queste gare da uno dei suoi figli. Joey che attualmente ha sette mesi, sarà coinvolto in un percorso di addestramento che durerà circa due anni e poi si preparerà per cimentarsi nei prossimi appuntamenti sportivi».
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