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Una maxi-carpa pescata nella diga di Masserano

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Danilo Orio e Davide Moly Molinini ne hanno catturato un esemplare a specchio enorme

E’ arrivata la prima carpa “over size”, del peso di venti chili esatti, della nuova gestione “Cva Masserano Lake” che, in pochi mesi, grazie a buona volontà e inventiva dell’ideatore Andrea Cerreia Varale ha trasformato il bacino artificiale formato dalla diga di Masserano in un’oasi naturale e di pace adatta a tutti. Spiega Andrea Cerreia Varale: «E’ sorto un vero paradiso per gli amanti della pesca: una realtà con caratteristiche uniche – luccio italico in primis – in tutto lo stivale». Nei giorni scorsi, in una delle venticinque piazzole attrezzate per il “carpfishing” (una particolare tecnica che prevede regole ferree per non danneggiare il pesce tra le quali l’immediato rilascio dopo l’immancabile foto), la coppia formata dagli specialisti Danilo Orio e Davide Moly Molinini hanno catturato una carpa a specchio enorme – subito ribattezzata “First” (primo) -, uno dei tanti esemplari “big”, peraltro, che popolano il lago incastonato in un territorio da sogno. Le iniziative della nuova e vulcanica gestione di Cerreia Varale – laureato in scienze forestali e quindi molto competente nel settore – proseguiranno nelle prossime settimane con una gara di pesca a spinning con il “belly boat” (una sorta di piccolo gommone che trasporta il pescatore e che, per spostarsi, utilizza delle pinnette) e una gara di pesca notturna al “bianco”. Ovviamente – rispettando la nuova filosofia degli specialisti della pesca a spinning con gli artificiali che prendono vita grazie alle loro capacità – tutto il pescato verrà ogni volta rilasciato. E dire che fino a qualche mese fa l’area era al completo abbandono. Poi era stato realizzato un bando per la gestione e Cerreia Varale ha deciso di farsi avanti. E’ stato fatto un lungo lavoro di pulizia, anche perchè nel frattempo le sponde della diga erano diventate un ricettacolo di rifiuti lasciati da pescatori maleducati o abusivi; lo stesso gestore aveva denunciato la presenza di bracconieri che utilizzavano tecniche non consentite. Ora con la nuova gestione è stato possibile recuperare un vero e proprio paradiso naturale aperto anche alle famiglie.

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