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Una statua della Beata Panacea per la rotonda di Quarona

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E’ il progetto del parroco per celebrare la pastorella martire. Ma manca ancora l’ok del Comune

La statua della Beata Panacea al centro della rotonda di corso Rolandi: è il progetto del parroco di Quarona padre Matto Borroni, in attesa di risposta da parte del Comune. «Il prossimo anno – dice il sacerdote – torneranno in paese le spoglie della pastorella martire e per quel momento stiamo mettendo in cantiere tutta una serie di iniziative. Tra queste c’è anche la riqualificazione della rotatoria di corso Rolandi, all’intersezione con via Marconi, dove vorremmo posizionare una statua in bronzo della Beata Panacea alta un metro e mezzo. Un modo per celebrare l’arrivo della pastorella e farlo ricordare nel tempo».

Le spoglie della martire saranno a Quarona dal 22 al 30 settembre del prossimo anno. «Mancano ancora diversi mesi, è vero, ma non possiamo aspettare l’ultimo momento per prepararci a questo evento – continua padre Borroni -. Questa iniziativa, per esempio, richiede tempo: il progetto è praticamente pronto ma ci sono da raccogliere i fondi, penso che serviranno almeno 15mila euro, e da realizzare materialmente l’opera. L’ideale sarebbe concludere il tutto entro maggio, quando si celebra la festa insieme a Ghemme. Al momento il Comune non ha ancora approvato l’idea, resto in attesa di avere un responso definitivo».

La riqualificazione della rotonda è stata progettata dall’architetto Silvia Angiolini (la professionista che segue i lavori alla chiesa), mentre Denise De Rocco è l’artista che ha disegnato la statua, che verrebbe realizzata dalla Fonderia Perincioli (De Rocco ha anche firmato il portone del santuario di Boca).
Attualmente la rotonda presenta al proprio interno due ceppi di pruno selvatico, che nel progetto della parrocchia lascerebbero spazio alla statua della Beata: il disegno dell’artista vede la pastorella rivolta verso il San Giovanni, ma con l’incedere in direzione Ghemme. In mano tiene un fuso, appoggiato sul cuore, ai suoi piedi ci sono un fascio che prende fuoco e un cestino con il materiale da cucito. A seconda delle necessità legate all’illuminazione, la rotonda potrebbe prevedere anche quattro pali attorno alla statua, oppure dei faretti.

«Noi abbiamo pensato a dei pali in acciaio corten – dice ancora il parroco -, ma siamo pronti a sederci attorno a un tavolo e a valutare altre opzioni. L’importante è dare risalto alla Beata, che non è solo un simbolo religioso, ma fa parte della storia di Quarona. Per quanto riguarda l’aspetto economico, non chiederemmo nulla al Comune, tutte le spese sarebbero a carico della parrocchia. Se il progetto verrà approvato, raccoglieremo fondi su tutto il territorio, anche oltre i confini comunali, perchè la Beata deve essere considerata la “patrona della Valsesia”».

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