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Unione montana Valsesia dice “no” al cibo sintetico sulle tavole

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L’assessore Donatella Rosa invita tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione: «La trovate in tutti i Comuni dell’Unione Montana e nei nostri uffici di Villa Virginia a Varallo».

Unione montana Valsesia dice “no” al cibo sintetico sulle tavole

L’assessore all’agricoltura dell’Unione Montana Valsesia, Donatella Rosa, aderisce alla proposta di legge di Coldiretti per il divieto della produzione, dell’uso e della commercializzazione del cibo sintetico in Italia.

«Sono già 200mila le firme raccolte in tutta Italia da Coldiretti per promuovere il divieto alla produzione di cibi artificiali – dice Donatella Rosa – si parla di carne prodotta in laboratorio, così come il pesce o il latte. Fortunatamente la campagna dell’associazione dei coltivatori sta dimostrando che in Italia c’è contrarietà a questo aberrante progetto che arriva dall’estero – spiega l’assessore – gli investimenti in questo settore da parte dei magnati dell’hi tech e della finanza mondiale sono immensi e fortemente preoccupanti, ed è prevedibile che ad inizio del prossimo anno arrivino le prime richieste all’Unione Europea per la commercializzazione di tali cibi. Dobbiamo opporci con tutte le nostre forze».

Una crisi per gli imprenditori agricoli

Su questa tematica le preoccupazioni agitano non poco il mondo dell’agricoltura. «Il settore attraversa un periodo difficile a causa dei cambiamenti climatici e della crisi energetica – aggiunge Donatella Rosa – il cibo sintetico, oltre a essere un’incognita per la salute, sarebbe un’ulteriore spada di Damocle per l’agricoltura e l’allevamento: migliaia di imprenditori verrebbero messi in ginocchio, tutto il nostro patrimonio di prodotti genuini e legati alle tradizioni verrebbe cancellato. È inaccettabile!».

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1 Commento

1 Commento

  1. Giovanni

    26 Dicembre 2022 at 20:09

    Assolutamente favorevole al divieto per legge della produzione in laboratorio di surrogati del cibo, carne e pesce in particolare. In una Nazione come l’Italia dove la qualità del cibo è orgoglio nazionale e internazionale, non è ammissibile questo “scempio chimico” che può piacere unicamente alla maramaglia vegana e a chi specula sulla loro dabbenaggine. Vietare il cibo sintetico (così come sostituire la carne con gli insetti) è un obbligo morale.

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