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Valdilana dice addio a Marco, trovato senza vita a soli 44 anni

Una vita difficile dopo l’incidente che lo aveva costretto a usare una carrozzina.

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Valdilana dice addio a Marco, trovato senza vita a soli 44 anni. Una vita difficile dopo l’incidente che lo aveva costretto a usare una carrozzina.

Valdilana dice addio a Marco, trovato senza vita a soli 44 anni

Si celebra nella mattinata di oggi, martedì 1 agosto, il funerale di Marco Durando, il 44enne di Valdilana che era stato trovato sabato senza vita nella sua abitazione in località Mosso. Le eseque si terranno alle 10 nella chiesa parrocchiale del paese, dopo di che il feretro sarà accompagnato al tempio crematorio. Marco ha lasciato la mamma Angela, il fratello Luca, gli zii Salvatore, Lella e Tommaso con le loro famiglie, oltre ad altri parenti e cugini.

Marco era una persona che a Mosso lo conoscevano in molti. Difficile del resto che passasse inosservato, visto che si muoveva su una carrozzina. Era quasi sempre accompagnato anche dal suo cane. Un cane che era con lui anche sabato pomeriggio in casa, quando è sopraggiunto il malore che ha portato via Marco.

L’allarme dei vicini di casa

Lui era arrivato nella sua casa in fondo a via Carbonera da qualche ora, aveva parcheggiato il suo veicolo speciale con il quale andava in giro ed era salito nel suo alloggio. Poi però nessuno l’aveva più visto o sentito, e anche i tentativi di mettersi in contatto con lui, chiamandolo, erano risultati vani. Così si è deciso che fosse in caso di far intervenire le forze dell’ordine.

Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno chiesto supporto anche ai vigili del fuoco e agli operatori del 118. La porta di casa è stata aperta, ma per Marco non c’era già più nulla da fare. Era riverso sul letto, morto da qualche ora. Nulla sul corpo che possa far pensare a qualche violenza. Il cane è stato affidato agli operatori del canile, chiamati anche loro in via Carbonera.

Una vita difficile dopo l’incidente

Una vita difficile, quella di Marco, classe 1979. Soprattutto da quando, nel 2004, ad appena 25 anni, rimase gravemente ferito in un incidente, e dovette ricorrere alla sedia a rotelle. Ma lui non aveva mai smesso di lottare: per muoversi utilizzava un quad, e nonostante il problema fisico cercava di mantenere una vita sociale, con amici e uscite.

Nel 2013 fu anche protagonista di una protesta che portò sia in questura che nella sede dell’Asl perché aveva bisogno di una seconda carrozzina che gli permettesse di muoversi dentro le mura di casa. Anche perché quando l’attrezzatura andava in riparazione, lui restava senza per quattro mesi. «Asl e Cissabo continuano a rimpallarsi le responsabilità – aveva spiegato al cronista de “Il Biellese” – è io ne vado di mezzo. Adesso però mi sono proprio stufato».
Foto tratta da Facebook

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1 Commento

1 Commento

  1. Max

    1 Agosto 2023 at 8:44

    L’avevo conosciuto qualche anno fa, era una persona molto cordiale e amichevole. Quando lo incontravo passando per Mosso ci fermavamo sempre a fare due chiacchere. Mi spiace molto che se ne sia andato così presto.

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