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Valdilana saluta il comandante della polizia locale che va in pensione
Massimo Mornarini ha terminato il proprio incarico. La prima assunzione nel pubblico arrivò nel 1987
Valdilana saluta il comandante della polizia locale che va in pensione. Massimo Mornarini il 31 agosto ha terminato ufficialmente il suo incarico di comandante della polizia locale di Valdilana, una carriera iniziata in ambito amministrativo nel lontano 1987 a Soprana, proseguita a Trivero e quindi a Valdilana.
Valdilana saluta il comandante della polizia locale che va in pensione
Per lui dall’1 settembre è scattata la pensione. Tanti i messaggi di auguri ricevuti nelle ultime settimane da colleghi, dagli uffici pubblici con cui ha lavorato e dagli amministratori. «E’ stato per me un punto di riferimento – spiega l’assessore Pradeep Ferla -. Nell’ultimo periodo abbiamo messo mano a numerosi regolamenti comunali che andavano sistemati dopo la fusione. Lo ringrazio per la grande collaborazione».
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Per Massimo Mornarini ora ci sarà più tempo per coltivare le sue passioni, tra bicicletta e rally, senza dimenticare che diventerà anche nonno.
Attualmente il Comune di Valdilana ha a disposizione cinque agenti oltre a un agente di distacco. Per andare a coprire il ruolo di comandante verrà svolto un concorso interno prossimamente.
Quando è iniziato il suo percorso nel pubblico?
Sono entrato nel 1987 nel settore pubblico nell’allora Comune di Soprana. Successivamente nel luglio 1997 sono entrato in servizio a Trivero e dall’aprile 2004 sono diventato comandante della polizia locale di Trivero e con la fusione di Valdilana.
Come è cambiato il lavoro in questi anni?
Le competenze dell’ufficio di polizia locale si sono sempre ampliate. Abbiamo gestito non solo la viabilità e la sicurezza, ma anche il commercio, oltre a numerosi altri ambiti dai servizi ambientali a quelli veterinari.
Poi ovviamente ha preso sempre più piede anche la questione sicurezza con il Comune che si è dotato di un importante periodo di sorveglianza.
Insomma, un compito non facile…
Soprattutto nel periodo Covid è stato il momento più difficile da sopportare. Eravamo l’unico ufficio aperto, c’era una atmosfera surreale anche in giro per il paese. Subito non avevano neppure le protezioni contro il virus, il sindaco ci aveva fornito alcune mascherine, altre invece ce le avevano date dalla farmacia. Arrivavano dispositivi in continuazione. E anche il nostro compito non era di certo semplice.
Come è diventato comandante della polizia locale?
Devo ringraziare la giunta Foglia-Mello Rella per la fiducia, mi assegnarono un compito davvero importante e di responsabilità. Si fidarono di me e questo non lo scorderò mai. E poi un grazie all’ex comandante Claudia Ballarini che di fatto mi ha insegnato il lavoro, tra l’altro l’ho sentita proprio nei giorni scorsi scoprendo che anche lei ha raggiunto la pensione.
Come è stato il suo ruolo da comandante?
Ho trovato sempre colleghi disponibili e credo di aver avuto un buon rapporto con tutti con l’obiettivo di lavorare al meglio. Credo inoltre di aver avuto sempre un rapporto positivo con le varie amministrazioni che si sono succedute negli anni, in ultimo con l’assessore Pradeep Ferla con il quale abbiamo collaborato.
Emozionato per l’ultimo giorno di lavoro e per lasciare l’incarico?
Certo, l’emozione non manca. Sono contento di aver ricevuto telefonate e mail da diversi uffici con cui ero in contatto per motivi di lavoro, dall’Arpa al servizio veterinario. C’è sempre stata piena collaborazione anche con la stazione carabinieri e con i colleghi dei Comuni vicini.
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