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Valduggia, festa a sorpresa per i 100 anni di Emilia Dongilli

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A celebrare il secolo di vita della sarta c’erano il parroco, il sindaco e i familiari

Emilia Dongilli ha festeggiato il traguardo dei cento anni. Per l’occasione il circolo di Valduggia ha organizzato una festa a sorpresa: a celebrare il secolo di vita di Dongilli c’erano anche il parroco del paese don Dante Airaga e il sindaco Pier Luigi Prino. La donna, nata a Cellio il 3 novembre del 1916, si è trasferita a Valduggia dopo essersi sposata con Carlo Bassetta. Dal matrimonio celebrato il 26 dicembre 1939, purtroppo durato troppo poco, (la donna è infatti rimasta vedova nel 1964), sono nati i figli Giovanni e Giuliana. Una vita, quella della centenaria, dedicata soprattutto alla famiglia e al lavoro: «La mamma era ancora giovane quando è rimasta vedova – racconta la figlia – e ha dovuto allevare da sola me e mio fratello»

«Erano tempi duri per una donna sola, ma ciò nonostante non ci ha mai fatto mancare nulla. Ci ha sempre dato tutto: per farlo ovviamente ha dovuto sempre lavorare molto, ma lo ha fatto senza mai lamentarsi». Dongilli, dopo aver lavorato per parecchi anni alla Ragno di Valduggia e alla Manifattura di Borgosesia, ha proseguito il suo mestiere da sarta lavorando in casa: «Per mamma è sempre stata una passione – prosegue la figlia -: ha cucito forse fino a dieci anni fa. Quando eravamo bambini e ragazzi era lei che ci confezionava i vestiti. E li cuciva anche per se stessa: non credo che abbia mai acquistato un vestito in tutta la sua vita, preferiva quelli che confezionava lei».

Nonostante le cento primavere Dongilli vive ancora da sola: «Più volte le abbiamo proposto di farsi aiutare in casa da una badante – continua la figlia, – ma la risposta è sempre stata la medesima, assolutamente no. Alla fine abbiamo trovato un compromesso, ovvero un’assistenza solo per le ore notturne. E’ una sicurezza per lei, ma soprattutto per noi. A parte i lavori più impegnativi, come per esempio lavare i vetri, per il resto in casa fa tutto lei: si lava, si veste e cucina sempre da sola, e lo fa ancora molto bene». Il segreto per arrivare a festeggiare il secolo di vita Emilia non lo sa: «Avevo la ricetta, purtroppo non la ricordo più – ha commentato scherzando -, insomma ho dimenticato dove le ho ritirate». Come a ogni festa di compleanno che si rispetti, non è mancata la torta: a spegnere con lei le 100 simboliche candeline c’erano i figli e i suoi amati nipoti David, Gianluca e Stefano.

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