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Valsesia partecipa al progetto #Grazie ai Sanitari coinvolti nel Covid19
Valsesia partecipa al progetto #Grazie ai Sanitari coinvolti nel Covid19
Valsesia partecipa al progetto #Grazie ai sanitari
Da venerdì 5 a lunedì 8 giugno Ceresole Reale accoglierà gratuitamente 150 sanitari coinvolti nella pandemia da Covid 19. Da venerdi 12 a domenica 14 giugno 80 sanitari saranno accolti dalla val Ferret. Dal 20 al 26 giugno 80 sanitari saranno ospiti della Valsesia.
#Grazie nasce dall’idea di Guido Novaria presidente dell’associazione Amici del Gran Paradiso di Ceresole Reale. Guido vive a Rivarolo Canavese e lavora nella cronaca del quotidiano La Stampa a Torino ma trascorre gran parte del suo tempo libero nell’alta valle Orco. “Ho visto il dolore, lo sgomento e purtroppo la morte negli occhi di tanti amici che operano negli ambulatori e negli ospedali. Poi ho visto la semplicità, calma e la bellezza della nostra montagna più bella. Con Roberto e Guela che gestiscono un rifugio, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutte le persone coinvolte un po’ di pace per quegli occhi stanchi. In effetti è stato semplice coinvolgere tutti gli operatori turistici di Ceresole Reale: albergatori, ristoratori e gestori dei camping, metteranno a disposizioni la caratteristica cucina di montagna. Le nostre Guide ed i nostri Maestri accompagneranno i sanitari ed i loro familiari in escursioni a piedi, in mountain bike e in nordic walking, con il pranzo al sacco messo nel nostro mini-market.
Una catena di solidarietà che nasce in un periodo così difficile, non può che affermarsi come un arcobaleno di speranza che abbraccia territori lontani ma uniti per un’unica nobile causa. Ed ecco allora che la rete solidale dalla Val Ferret giunge sino in Valsesia, in provincia di Vercelli, dove i comuni di Varallo e Alagna si preparano ad accogliere altri 80 operatori sanitari, impegnati in prima linea da mesi nella lotta contro il covid-19.
Il Progetto di accoglienza valsesiano nasce per dare un supporto concreto agli organizzatori di Ceresole Reale, creando un circolo virtuoso che possa regalare ai partecipanti una parentesi di pace nelle nostre verdi valli e contribuire così al rilancio del comparto turistico valligiano, lavorando a stretto contatto con gli operatori del territorio.
L’iniziativa ha trovato subito l’approvazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Varallo, il cui Sacro Monte ha da poco riaperto i battenti al pubblico. A partire dagli ombreggiati sentieri di questo gioiello di arte e spiritualità patrimonio UNESCO dal 2003 fino alle sponde del torrente Mastallone, gli albergatori hanno aperto le porte delle loro strutture come una grande famiglia. La staffetta di solidarietà arriva anche in quota e raggiunge il Comune di Alagna Valsesia dove, grazie alla preziosa collaborazione del Consorzio Operatori Turistici Monterosa Valsesia, si è creata una sinergia perfetta che ha favorito il dialogo con gli albergatori. Siamo all’imbocco del Parco Naturale dell’Alta Valsesia che, con i 4.554 m di Punta Gnifetti, si attesta come l’area protetta più alta d’Europa. Qui il panorama sul Monte Rosa non ha eguali, la cultura e le antiche tradizioni walser permeano la quotidianità dei piccoli borghi alpini e le possibilità di godersi la natura e tutto ciò che ha da offrire sono infinite.
Una rete di grandi attori che, oltre al caloroso supporto dei comuni protagonisti, vede coinvolti
diversi enti territoriali: da Monterosa2000 all’ATL Biella Valsesia Vercelli, il cui Presidente ha sposato la filosofia dell’iniziativa dal primo momento “…parlo anche in qualità di Presidente dell’ordine dei medici di Vercelli, quest’iniziativa è un vero manifesto di gratitudine che aiuterà a uscire dal timore che i luoghi non siano sicuri. Riscoprendo un’opportunità anche nelle difficoltà, per vivere insieme il territorio in sicurezza e bellezza”.
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