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Valsessera, sui 70 nuovi migranti decisive le ispezioni dell’Asl

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E’ molto probabile che tutte le strutture proposte vengano utilizzate: a meno che non abbiano i requisiti

Arriveranno davvero 70 o 80 migranti a Granero, tra Coggiola e Portula? Il passaggio decisvo sarà probabilmente la verifica di Asl e Vigili del fuoco sulle nuove strutture proposte dalle sette associazioni e cooperative che stanno partecipando al bando da 9 milioni di euro avviato dalla Prefettura. Ieri è stata stilata la classifica formale sulla bese delle offerte economiche e i progetti di accoglienza: al primo posto l’associazione Pacefuturo di Pettinengo (con una proposta per una ventina di nuovi posti di accoglienza), secondo il consorzio “Il filo da tessere” (una sessantina di nuovi posti), terza la cooperativa Nuova Vita di Torrazza (una sessantina di nuovi posti), quarta la cooperativa Pietra Alta di Candelo (nessun nuovo posto), quinta l’associazione Nuvola, che gestisce i migrandi a Trivero e in Valsessera (circa 140 nuovi posti), sesta la cooperativa Anteo (una ventina), settimana la cooperativa Versoprobo di Vercelli (una ventina). 

In pratica, al momento ognuno continuerà a gestire i migranti che già sta ospitando. I nuovi arrivati verranno poi destinati secondo la classifica: visto che però in primavera sono previsti nuovi arrivi (e tenuto conto che già oggi ci sono decine di migranti in attesa di collocazione), è facile prevedere che prima o poi i posti messi a disposizione dalle società in gara verrano riempiti tutti. Compreso Granero, quindi.

A meno che, come accennato, i sopralluoghi di Vigili e Asl verifichino la mancanza delle condizioni minime per l’ospitalità temporanea di migranti. A quel punto sarà la Prefettura a decidere cosa fare.

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