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Varallo piange Gianfranco Caimi, giornalista e pilastro della cultura

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Fu anche grafico e appassionato di fotografia, inventò la rassegna dialettale di Camasco

E’ morto ieri uno dei personaggi più significativi per la cultura e il giornalismi della Valsesia. Gianfranco Caimi, 74 anni, ha cessato di vivere dopo aver combattuto a lungo (e dolorosamente) contro la malattia. 

Nato nel 1941 a Romagnano, Caimi fu giornalista, grafico, direttore di riviste e curatore di innumerevoli pubblicazioni ed eventi di carattere sportivo (soprattutto lo sci) e culturale. Studiò al classico D’Adda di Varalo, e dopo tre anni di studio in Legge all’università si dedicò completamente al giornalismo. Fu corrispontente di una miriade di testate: tra queste si possono ricordare “Nevesport Illustrato”, “Sciare”, “La Gazzetta dello Sport”, “Corriere d’Informazione”, “Gente Viaggi”, “Gente motori”, “Az Sport” e “Scienza e vita”. Fu caporedattore di “Sciare” e direttore di “Az Sport” e “Sport Image”.

Come grafico lavorò in parecchie riviste di livello nazionale, come “Le Monde Cycliste”, “In caso di neve”, “Vetro Spazio” e altre. Era anche appassionato di fotografia. In Valsesia diede il suo contributo a varie pubblicazioni locali di vario genere, e fu anche l’ideatore dela rassegna di poesia dialettale di Camasco, la frazione dove viveva.

Proprio nella chiesetta di Camasco sarà celebrato il funerale, domani mattina alle 10. Questa sera la recita del rosario alle 20.30. Numerosi i messaggi di cordoglio già arrivati sul suo profilo Facebook.

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