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Varallo, dona il midollo alla sorella per aiutarla a guarire

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Varallo, dona il midollo alla sorella per aiutarla a guarire. La scorsa settimana il trapianto della speranza.

Varallo dona il midollo alla sorella per aiutarla a guarire

Si dice che il più grande regalo che i genitori possano fare a un figlio sia dargli un fratello. Per Manuel e Francesca Costadone è sicuramente stato così. Sempre uniti fin da bambini, i due giovani varallesi hanno condiviso molto nelle loro vite di ventenni. Ma quello che Manuel ha donato a sua sorella qualche giorno fa è senza dubbio qualcosa che li terrà insieme per sempre. Per affrontare i suoi problemi di salute, infatti, Francesca aveva bisogno di un donatore di midollo ed è stato proprio suo fratello ad aiutarla, “regalandole” il suo.

«Quale fratello non avrebbe fatto lo stesso?»

Classe 1994, Manuel Costadone si è sottoposto a tutte le analisi per testare la compatibilità e il prelievo è avvenuto ad Alessandria lunedì. Francesca ha poi ricevuto il trapianto il giorno seguente. Quelle del ragazzo sono state due ore e mezza di raccolta per aiutare la sorella nella sua battaglia e le emozioni forti non sono mancate.

«Siamo sempre stati molto legati e questo ci ha avvicinati ancora di più. Credo che avermi vicino l’abbia aiutata ad affrontare meglio le cure, così come lei, con il suo esempio, ha aiutato me a superare tante delle mie paure – racconta Manuel -. Il mio gesto, però, non mi rende un eroe: quale fratello non avrebbe fatto lo stesso per la propria sorella? Ciò che si prova sapendo di poter salvare una vita, poi, è indescrivibile e vorrei far capire a tutti quanto sia importante mettersi a disposizione per diventare donatori».

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Alcune informazioni sulla donazione di midollo

Non tutti, infatti, hanno la fortuna di riuscire a trovare un midollo compatibile nel momento del bisogno e questo fa la differenza nelle vite dei pazienti. «Ci sono molti requisiti per poter donare il midollo, oltre alla compatibilità con chi lo riceve, tra cui il peso e lo stato di salute, e la fascia di età utile è ristretta tra i 18 e i 35 anni – spiega la ragazza -. Iscriversi alla lista donatori, inoltre, non significa necessariamente dover fare la raccolta, perché questa avviene solo qualora si trovi un paziente compatibile, cosa che non è detto che accada. Le persone oggi, in Italia, non sono ancora abbastanza informate su come funzioni tutto ciò, ma dare la propria disponibilità è molto importante perché può salvare delle vite». Proprio come ha fatto Manuel con Francesca.

Per Francesca è il secondo trapianto

Per lei, nata nel 1999 e con il progetto di un futuro nel mondo delle lingue straniere, si è trattato del secondo trapianto, dopo un primo da donatore sconosciuto. «Guardare quella sacca e sapere che conteneva il sangue di mio fratello è stato completamente diverso dalla prima volta, un’emozione unica che mi ha dato forza – continua Francesca Costadone -. Il legame tra me e Manuel è sempre stato molto stretto e questa esperienza lo ha sicuramente reso indissolubile».

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1 Commento

1 Commento

  1. Giovanni

    30 Marzo 2021 at 20:33

    …se siete o meno i Costadone che conosco io…poco importa !
    Davvero, chi nn lo farebbe, soprattutto x una sorella o un fratello…!
    Esempio di amore e determinazione nel tentare di risolvere questi problemi…
    W chiunque la pensa cosí…in qs caso w la Famiglia Costadone !!!

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