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Varallo, è andato perduto il capolavoro del Ferrari

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Non  c’è più traccia del “Giudizio Universale” dipinto dall’artista valsesiano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie e citato nel Cinquecento

Il capolavoro di Gaudenzio Ferrari è andato perduto per sempre: non hanno dato alcun esito le ricerche condotte nella chiesa varallese di Santa Maria delle Grazie al fine di trovare qualche traccia del “Giudizio universale” di cui parlano le guide del Sacro Monte del XVI secolo e Giovanni Paolo Lomazzo, pittore e trattatista del Cinquecento, che aveva descritto molti aspetti dell’opera di Gaudenzio nel suo trattato sulla pittura. Ma già sul finire del Cinquecento, il Giudizio Universale non veniva più menzionato segno che, chissà per quale motivo, non c’era già più. E ora c’è la conferma: è andato distrutto, forse in seguito al rifacimento della facciata.

Dopo i saggi stratigrafici eseguiti la scorsa settimana all’interno dell’edificio sacro, principalmente sulla controfacciata, ieri mattina i restauratori varallesi Sara e Jacopo De Dominici della ditta “De Dominici Restauri”, incaricati dal Comune, hanno analizzato la facciata dove si sperava riemergesse il capolavoro, considerando anche il fatto che i due grandi “Giudizi universali” che si sono conservati fino a oggi in Valsesia, quello di Riva Valdobbia e di Zuccaro di Valduggia, si trovano proprio sulla facciata delle rispettive chiese parrocchiali. Ma adesso, appurato che di un affresco non c’è traccia, affiora un altro interrogativo: se Gaudenzio l’avesse eseguito su tavola? Un dipinto di grandi dimensioni che forse, abbelliva, la parete d’ingresso della chiesa. Chissà, non si potrà mai sapere. «E’ davvero un peccato che questo capolavoro sia andato perduto – commenta il sindaco Eraldo Botta -: io sinceramente ho creduto fino all’ultimo che potesse riemergere sotto gli strati di intonaco. E’ stato sondato ovunque in chiesa e sulla facciata, ma dobbiamo arrenderci all’evidenza. Comunque abbiamo fatto chiarezza, era importante togliersi ogni dubbio».

Una ricerca che il Comune ha voluto effettuare nella chiesa (con una spesa che si aggira sui 1.200 euro) in vista del grande appuntamento che vedrà coinvolta la città di Varallo il prossimo anno: la grande mostra internazionale su Gaudenzio Ferrari che vedrà coinvolta oltre a Santa Maria delle Grazie, la Pinacoteca, il Sacro Monte e l’oratorio della Madonna di Loreto. Luoghi in cui il Ferrari ha lasciato il suo tocco creativo. «In vista della mostra il nostro Comune – aggiunge Botta – ha deciso di farsi carico, su indicazione della Soprintendenza, della pulitura della Parete gaudenziana e, su richiesta di Giovanni Agosti, curatore della mostra, del restauro di una tavola conservata in Pinacoteca: per questo secondo intervento abbiamo stanziato proprio nei giorni scorsi 8mila euro».

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