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Varallo, la scuola Barolo trova posto in oratorio: “salva” la scuola media

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Varallo, sede trovata per la scuola Barolo. Gli artigiani del legno nei locali dell’oratorio. Il sindaco di Varallo Pietro Bondetti: «Per un paio di anni sarà questa la soluzione. Nel frattempo troveremo una sede definitiva al corso dell’istituto Lancia».

Varallo, la scuola Barolo trova posto in oratorio

Sede trovata per la scuola Barolo di artigiano del legno. Da settembre il corso, attivato a Varallo dall’Istituto “Lancia” di Borgosesia nell’anno scolastico 2021-2022, proseguirà nella cittadina del Sacro Monte ma non più nei locali del Formont dov’era stato temporaneamente ospitato per poter partire, ma al Centro giovanile parrocchiale “Pastore”.

Una decisione maturata la scorsa settimana dopo il sopralluogo effettuato dal Comune con la Provincia, che ha la competenza sugli istituti scolastici superiori del territorio, e l’istituto Lancia. Il sindaco Pietro Bondetti, l’assessore all’edilizia scolastica dell’ente vercellese, Pier Mauro Andorno, funzionari e tecnici e il preside del “Lancia” Carmelo Profetto hanno dunque visitato l’oratorio di Sottoriva per valutare l’idoneità a ospitare le classi.

«Ringrazio i sacerdoti, il prevosto don Roberto Collarini e i responsabili dell’oratorio don Graziano Galbiati e don Gabriele Tebaldi, per la grande disponibilità. Vengono messe a disposizione della scuola Barolo le aule al primo piano dell’edificio. In tutto cinque: tre per gli studenti, una per l’informatica e una per gli insegnanti, oltre al salone grande che verrà utilizzato per il laboratorio di falegnameria».

Nei prossimi giorni verrà definita la convenzione con la Parrocchia di Varallo per l’utilizzo dei locali per un paio di anni: «Le aule dovranno essere tinteggiate e preparate per ospitare gli studenti dopodiché verrà effettuato il trasloco degli arredi dal Formont – chiarisce Bondetti -. Nel canone di affitto verrà incluso anche il nuovo impianto di riscaldamento per la palestra visto che attualmente ne è sprovvista. Veniva già utilizzata dagli studenti lo scorso anno ma al freddo, pertanto ci sembra opportuno intervenire per rimediare a questo inconveniente».

Risolto dunque il problema di trovare una sede più capiente rispetto a quella del Formont per il nuovo anno scolastico che vede la Barolo ripartire con un notevole numero di iscritti e quindi con due classi, una prima e la seconda composta dai ragazzi che hanno iniziato a frequentare il corso nell’anno scolastico da poco concluso.

«Nei giorni scorsi abbiamo effettuato parecchi sopralluoghi – ricorda il sindaco di Varallo – tra cui anche quello alle scuole medie che ha scatenato la polemica degli insegnanti preoccupati che potessimo portare via spazio alle loro attività scolastiche, tra cui quelle musicali, a favore della Barolo. In realtà fin dal primo sopralluogo, tra l’altro concordato con la preside e non certo improvvisato, si è capito che lo stabile delle medie era inadatto. Pertanto le ricerche sono proseguite altrove, ma avrei preferito che gli insegnanti ne avessero parlato con me prima di scrivere ai giornali e sicuramente avremmo chiarito sin da subito. Figuriamoci se vogliamo penalizzare i nostri studenti, privare di spazi alcune scuole a favore di altre. È impensabile».

Tutti i chiarimenti al riguardo sono stati fatti venerdì in un incontro tra il sindaco, la dirigente scolastica Roberta L’Episcopo e una delegazione di docenti e genitori del Consiglio d’istituto per rassicurare che nessuno dei locali utilizzati dalle medie saranno destinati alla nuova sede della Scuola del legno, «e in un clima di proficua collaborazione – riporta una nota diramata dal Consiglio d’istituto del “Tanzio da Varallo” – si è ripromesso di visionare i locali della scuola media per rilevarne le criticità e ulteriori esigenze che ne possono scaturire».

Intanto il Centro giovanile sarà la sede del corso di artigiano del legno almeno per i prossimi due anni. «Nel frattempo – precisa Bondetti – continueremo a valutare gli edifici cittadini al momento inutilizzati per trovare una sede definitiva al corso attivato sotto l’egida della storica Scuola Barolo e che quindi vogliamo resti a Varallo, città d’arte e cultura».

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