Seguici su

Attualità

Varallo, la terza B si ritrova 41 anni dopo la maturità

Pubblicato

il

Il ricordo di un partecipante: «Eravamo una realtà straordinaria»

Dopo 41 anni dalla maturità classica si ritrovano. Nel mese di agosto un gruppo di sessantenni, che si erano diplomati nel 1975, si è ritrovato nei pressi della chiesa della Madonna delle Grazie, a Varallo. I “ragazzi” della terza B hanno voluto incontrarsi proprio sotto la statua di Gaudenzio Ferrari dove si erano fatti immortalare dalla foto di fine anno (allora il Liceo classico aveva sede all’ultimo piano delle scuole elementari). Qualcuno si era rivisto, altri avevano mantenuto corrispondenze, molti si erano persi di vista, sparsi per il mondo. «Proprio partendo da quella vecchia fotografia – raccontano -, la più tenace del gruppo, l’instancabile Resy Bot, ha cercato, telefonato e scritto per riuscire a organizzare il riuscitissimo incontro creando lo slogan: “ragazzi per sempre”».

La maggioranza ha aderito con entusiasmo: facile immaginare l’emozione e la gioia di rivedersi a distanza di tanti anni. Dopo i primi saluti e riconoscimenti tra esclamazioni varie, la partecipazione alla messa, celebrata da dom Donato Ogliari, ora abate di Montecassino, ex seminarista della Consolata, che ha ricordato i coscritti defunti. «E’ seguita un’interessante illustrazione della parete Gaudenziana da parte di Maria Rita Marrari, una guida ‘’eccezione – continua a raccontare il gruppo -, che ha svelato parecchie curiosità sui dipinti dell’artista valsesiano. Al termine della gustosissima cena allestita nel pensionato delle suore di Villa Santa Maria, che ci hanno accolto con molta cordialità, abbiamo fatto una passeggiata notturna per le vie della Varallo vecchia, su quelle stesse strade percorse nei cinque anni di scuola. Destinazione ovviamente l’ex Consolata, dove molti hanno studiato, vissuto insieme, scelto il proprio avvenire».

Il giorno seguente, ancora favoriti da una splendida giornata di sole, gli ex compagni hanno visitato il Sacro Monte con una presenza in più, quella di Silvana Patriarca che attualmente vive e lavora in America. «Per gli appassionati un vero momento di commozione poter entrare nella cappella della Crocifissione – dicono – e trovarsi così vicino a quelle mirabili opere». Dopo il pranzo i saluti, seguiti dalla promessa di rivedersi presto. Tra tutti i commenti si riporta il pensiero di Paolo Rocchetti, condiviso da tutti: «Incontrarsi è stato molto bello. Tornando a casa riflettevo su un fatto: rivedersi dopo tanti anni e dopo essere stati assieme a scuola a volte è un puro viaggio nella nostalgia di un tempo che appare passato. Per me non c’è stata nostalgia nell’incontro con voi, ma puro piacere di stare in relazione, di riconoscersi come persone che hanno qualcosa che le lega in questo esatto momento. Quando la relazione è vera e profonda è realmente al di fuori del tempo e dello spazio. Mi sono reso conto, rivedendoci, che non siamo stati solo compagni di scuola, ma avevamo creato allora una realtà comune e straordinaria, che ci renderà non solo ragazzi per sempre, ma soprattutto amici per sempre. Vi abbraccio tutti, Paolo». I “ragazzi” ringraziano le suore missionarie di Gesù eterno Sacerdote, l’amico architetto Fulvio Caligaris e la guida Maria Rita per la disponibilità e la pazienza.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook