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Varallo ricorda Angiolina Ricotti, storica dipendente della “Ragno”

La famiglia è molto conosciuta in tutta la Valsesia. La donna si è spenta a 72 anni.

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angiolina antonini

Varallo ricorda Angiolina Ricotti, storica dipendente della “Ragno”. E’ deceduta all’età di 72 anni.

Varallo ricorda Angiolina

Originaria di Cervarolo Villa Superiore, era molto conosciuta non solo in paese, dove mercoledì 8 marzo si sono svolte le esequie e dove tanti cervarolesi e valsesiani hanno voluto porgere l’estremo saluto, ma anche a Borgosesia dove viveva con la sua famiglia nel periodo invernale.
Angiolina ha lavorato per una decina di anni a Milano come apprendista parrucchiera, dove si era trasferita da ragazza con la sua famiglia per poi tornare in Valsesia dove ha sposato Mauro Antonini, dipendente Valvosider, e dove ha lavorato ininterrottamente alla manifattura Ragno per oltre 25 anni, ricevendo per questo un riconoscimento.

La famiglia molto conosciuta

Uno dei figli, Claudio Antonini è molto conosciuto in Valsesia nel settore bancario e oggi finanziario, ma in realtà tutta la famiglia è molto conosciuta tra Valduggia, Borgosesia e Cervarolo. Il marito ha voluto ricordare Angiolina con poche, semplici, ma toccanti parole, citando il contenuto del famoso libro “Per chi suona la campana”, ma soprattutto i cinquant’anni di vita insieme “per i quali valeva la pena di vivere”, appena festeggiati con i due figli, le nuore e i sei nipoti, infine ringraziando tutti coloro che gli sono stati vicini in questo ultimo doloroso periodo.
Angiolina, molto lucida sino alla fine e conscia di quanto l’aspettava, ha detto esattamente cosa voleva portare con sé e ha chiesto al marito di deporre a Natale, sulla sua tomba, un ramo del loro pungitopo.

L’ultimo saluto

«Pianta – sostiene Mauro Antonini – che in 23 anni non ha mai dato frutti e che misteriosamente quest’anno sembra essere completamente fiorita…», mentre i figli l’hanno salutata descrivendone il carattere semplice e dolce: «Ti piaceva il colore azzurro, la neve che cade e il caffelatte… non comprendevi la violenza”. In poche righe Claudio e Alessandro hanno ripercorso le tappe principali della sua vita sino all’apice: «Quando arrivano sei cuccioli uno dopo l’altro e tu li coccoli tutti». Concludendo il loro saluto, si rivolgono ad Angiolina: «Con questa grande serenità ci saluti e ci aiuti, consapevoli che parte di te c’è nel cuore di ognuno che ti vuole bene e in particolare, nella mente, nel corpo e nell’anima dei tuoi nipoti». Angiolina ora riposa nella tomba di famiglia a Cervarolo, lascia il marito Mauro con i figli Claudio e Alessandro, i nipoti e le rispettive nuore.
Ferruccio Baravelli

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