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Vendemmia, annata super a Vercelli e Biella

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Intanto il governo rende più snella la burocrazia: il passaggio dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche

Una vendemmia al giro di boa conferma  le previsioni positive date dalla Coldiretti di Vercelli e Biella a inizio mese: è un’annata molto positiva e la raccolta è tornata ai tempi canonici (senza tagli anticipati).

I grappoli di Erbaluce e Vespolina hanno ormai lasciato i filari per prendere la via della cantina, mentre ha preso il via la vendemmia di Uva Rara (Bonarda) e Croatina. Procedendo con il clima caldo di questi giorni, si può confermare il taglio delle uve Nebbiolo nella prima decade di ottobre.

Intanto, sul fronte legislativo, si registra un’importante novità per i produttori vinicoli del territoiro, con l’approvazione del “Testo unico” del vino da parte della Camera dei Deputati.

Obiettivi principali sono il taglio della burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche, e fornire nuovi strumenti operativi per le imprese nel settore.

«Per i nostri viticoltori la burocrazia è considerata il principale ostacolo al loro lavoro. A questo risultato si è arrivati a seguito di varie nostre proposte volte a semplificare ed ottimizzare i processi produttivi – sottolinea Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella -. In particolare, è molto positiva la revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione d’origine poiché, con l’introduzione dell’autocertificazione per l’idoneità, oltre a velocizzare i tempi, si avrà un contenimento dei costi».

Il vino made in Piemonte, grazie ai suoi alti standard qualitativi, è molto richiesto all’estero: in particolare il mercato statunitense assorbe il 35 per cento dell’export e le esportazioni negli Usa hanno raggiunto i 200 milioni di euro nell’ultimo anno.

Il vitivinicolo piemontese nel 2015 ha registrato una produzione lorda vendibile di quasi 400 milioni di euro con una produzione di oltre 3,5 milioni di quintali di uva: nelle due province di Vercelli e Biella, come confermano i dati regionali relativi al 2015, la viticoltura conta rispettivamente 208 e 294 ettari di superficie, quasi tutti in produzione: la produzione totale è rispettivamente di 11.058 e 31.960 quintali.

Il sesto censimento generale (2010) dell’agricoltura rilevava 246 aziende con superfici vitate in provincia di Vercelli e 437 in provincia di Biella.

«Un comparto molto importante, come denotano i dati, per l’intera economia delle due province: il vino è, infatti, uno dei prodotti vercellesi e biellesi il cui appeal estero appare in crescita, grazie anche della storia delle Docg di punta, Gattinara ed Erbaluce, e delle doc Coste della Sesia, Lessona e Bramaterra. Dunque, auspichiamo possa giungere l’approvazione definitiva con la conferma delle semplificazioni introdotte e il rapido esame da parte del Senato, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari» conclude Dellarole.

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