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Volpacchiotto resta intrappolato in una rete a Valduggia, salvato da tre ragazzi

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Erano usciti per un giro in bici quando si sono imbattuti nell’animale

A Valduggia tre ragazzini hanno liberato un cucciolo di volpe rimasto intrappolato in una rete da cantiere. Lo scorso mercoledì pomeriggio, mentre stavano pedalando sulle loro biciclette lungo via Cremosina, sono stati attirati dal gemito di un animale. In un primo momento i ragazzi, tutti di 13 anni, hanno pensato si trattasse di un cane in difficoltà, ma quando si sono avvicinati si sono accorti che ad aver bisogno di aiuto era una piccola volpe. L’animale era rimasto intrappolato in una rete di plastica arancione, di quelle che vengono utilizzate per delimitare i cantieri. 

I tre amici non hanno avuto un attimo di esitazione e si sono subito mossi per liberarla. I protagonisti di questa bella storia sono due ragazzi di Valduggia e uno di Camo, frazione di Cellio: Christian Mornico, Simone Montagner e Kevin Lunardi. «Come facciamo praticamente tutti i pomeriggi eravamo usciti per un giro per il paese in bici; a un certo punto abbiamo sentito dei forti guaiti provenire dal bordo della strada – raccontano i tre giovani -. Credevamo si trattasse di un cagnolino, invece, avvicinandoci, abbiamo scoperto che era una volpe rimasta intrappolata nella recinzione di una casa disabitata».

I ragazzi avrebbero potuto cercare aiuto altrove invece, senza pensarci un attimo, sono intervenuti in prima persona per liberare l’animale. «Aveva bisogno di una mano – proseguono – e c’eravamo soltanto noi. I lamenti erano molti forti, il nastro le stringeva il collo con il rischio che si soffocasse, si vedeva che stava veramente soffrendo. Era tanto spaventata, non potevamo certo andare via senza aver provato a liberarla».

Uno dei ragazzi è andato a casa per recuperare un paio di forbici: «Ci servivano per tagliare il nastro attorno al collo – raccontano ancora -. Mentre tagliavamo la rete abbiamo preso un bastone per farla giocare e cercare di distrarla, anche se non era molto interessata al diversivo. Con tanta pazienta, e prestando molta attenzione a quello che facevamo, siamo riusciti a liberarla». Senza più la rete attorno al collo e a una zampa, la volpe è scappata verso il bosco: «Considerato che era un cucciolo ed era molto spaventato – concludono – ci sarebbe piaciuto accarezzarlo per tranquillizzarlo un pochino, ma appena si è libera è corsa via».
Orgogliosi, oltre ai ragazzi, anche i loro genitori: «Anche se sono stati imprudenti e non hanno pensato che la volpe avrebbe potuto morderli, siamo contenti perchè si sono dimostrati molto adulti, facendo tutto da soli».

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