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Zona gialla confermata: che cosa cambia da lunedì
Zona gialla confermata: che cosa cambia da lunedì. Il Piemonte cambia colore, tranne la provincia di Cuneo. Bar e ristoranti possono servire i clienti ma solo in area aperta. Liberi gli spostamenti tra comuni.
Zona gialla confermata: che cosa cambia da lunedì
E’ ufficiale: il Piemonte tornerà in zona gialla da lunedì 26 aprile. La nuova classificazione varrà per tutte le province tranne Cuneo, che diventerà gialla da giovedì 29 aprile.
Sul ritorno a scuola del 70 per cento degli studenti delle superiori deciso dal Governo al posto del 60 per cento chiesto dalle Regioni, l’assessore ai trasporti Marco Gabusi afferma che “faremo il massimo sforzo, ma diciamo apertamente che non è la situazione migliore e che potrebbero esserci disagi che non sono dovuti all’inefficienza o all’incapacità di programmare, ma al fatto che in un giorno è complicato mettere in pista scelte differenti”.
Ecco che cosa cambia: non molto…
Spostamenti liberi tra comuni
Cci si potrà spostare da un comune all’altro e senza autocertificazione. Ci si potrà spostare anche fra regioni gialle mentre verso regioni rosse o arancioni servirà il pass, anche se in questo caso l’applicazione è ancora piena di punti interrogativi.
Amici e parenti, si può andare in quattro
Sarà anche possibile, sia in zona gialla che arancione, andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.
Bar e ristoranti: solo all’aperto e con coprifuoco alle 22
Ristoranti e locali. Con la zona gialla, ripartiranno diverse attività che ormai da un anno gestiscono il loro lavoro a singhiozzo. Sarà possibile infatti tornare a pranzare o cenare nei locali ma solo negli spazi con tavoli all’aperto. E resta il coprifuoco alle 22, per cui la cena va conclusa in tempo.
Riapre la cultura
A riaprire saranno anche i luoghi di cultura. In zona gialla riapriranno i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti solo con posti a sedere pre-assegnati con distanza di almeno un metro; la capienza non potrà essere superiore al 50 per cento di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi avrà il certificato verde.
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