Raccolta fondi in Valsesia per l’ultimo viaggio di Maribel

Raccolta fondi in Valsesia per l’ultimo viaggio di Maribel. La donna è morta lungo il Sesia: serve aiuto per rimpatriare il feretro in Perù.

Raccolta fondi in Valsesia per l’ultimo viaggio di Maribel

La Valsesia corre in aiuto alla comunità peruviana che vive in zona. Servono soldi per rimpatriare il feretro di Maribel Poemape Sisniegas (in realtà il nome vero è Minibel), la donna che domenica scorsa era morta a seguito di un malore che l’aveva colpita dopo un bagno nel Sesia, all’altezza di Isolella. Aveva 50 anni.

L’associazione Igea ha ora avviato una raccolta di fondi per sostenere le spese per il rimpatrio del feretro. All’appello, lanciato anche grazie alla collaborazione dell’ex sindaco Paolo Tiramani. hanno subito aderito numerose persone, ed è stato rilanciato da altre associazioni e servizi che operano in zona. Il costo per il rimpatrio si aggira intorno ai 7mila euro.

La tragedia di domenica

Per quanto riguarda la tragedia di domenica, la dinamica è ormai chiara. La donna era andata assieme ad amici e perenti a trascorrere qualche ora lungo il Sesia all’altezza di Isolella, non lontano dal ponte. Si tratta di una zona frequentata da molti bagnanti e anche di facile accesso, visto che è raggiunta da un tratto di sterrato che sbocca direttamente sulla strada 299. Il gruppo stava quindi trascorrendo la giornata in tranquillità, tra musica, cibo e qualcosa da bere. A un certo punto, intorno alle 16, Maribel ha deciso di entrare in acqua dal greto posto a pochi metri da dove si era riunito il gruppo di amici.

In quei frangenti nessuno ha notato che avesse difficoltà o che stesse male quando era in acqua. Appena uscita però si è sentita mancare, e si è accasciata a terra tra lo sgomento dei parenti.

L’intervento di una pattuglia di carabinieri

Mentre alcuni cercavano di rianimarla, due persone sono corse in strada, percorrendo a ritroso lo sterrato, per raggiungere la 299 e chiedere aiuto. In quel frangente stava sopraggiungendo una pattuglia di carabinieri in servizio per i controlli di prassi. La pattuglia si è fermata e ha raggiunto la spiaggetta dove si trovata la donna esanime, circondata da decine di persone.

Uno dei militari ha subito provato a rianimare la 50enne praticandole il massaggio cardiaco, mentre nel frattempo l’altro carabiniere allertava i soccorsi. La situazione però non si sbloccava.

Passano i minuti e arrivano sul posto i sanitari del 118, e si mobilitava anche l’elicottero. Nonostante gli sforzi dei sanitari, la donna non si è più ripresa. E alla fine non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Il trasporto del corpo è stato fatto dal personale del Soccorso alpino. Il pubblico ministero di turno della procura di Vercelli, informato del fatto, ha disposto l’affidamento della salma ai familiari.

La causa della morte potrebbe essere una congestione (l’acqua del Sesia è ancora abbastanza fredda, anche se è iniziato luglio), o da una crisi convulsiva.

Come fare per dare il proprio contributo

Tiramani e l’associazione Igea si sono subiti mobilitati per dare una mano alla comunità peruviana per sostenere le spese per rimpatriare il corpo della defunta. Le donazioni dovranno essere effettuate tramite bonifico bancario all’agenzia di Borgosesia della Banca Intesa San Paolo, codice Iban IT97 Q030 6909 6061 0000 0146 314 intestato ad “Associazione Igea odv prevenzione salute vita”, specificando la causale “Donazione per Minibel”.

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