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Valduggia piange Lina Luppi, morta tre mesi dopo il fratello
Arrivata ragazzina in Valsesia dal Veneto, assieme a Lino aveva gestito una officina di assemblaggio valvole.

Valduggia piange Lina Luppi, morta tre mesi dopo il fratello. Arrivata ragazzina in Valsesia dal Veneto, assieme a Lino aveva gestito una officina di assemblaggio valvole.
Valduggia piange Lina Luppi, morta tre mesi dopo il fratello
Lutto nella comunità di Zuccaro, frazione di Valduggia. A distanza di tre mesi della morte del fratello Lino, la scorsa settimana è scomparsa a 70 anni Lina Luppi. Originaria di Rovigo, ancora ragazzina si era trasferita con la famiglia nella frazione valduggese in seguito all’alluvione nel Polesine.
Con lei c’erano il papà Vittorio, che faceva il barbiere, la mamma Romana e il fratello Lino. Dopo il matrimonio con Pasquale Fazio si era trasferita a Gozzano. Dal matrimonio sono nati Mariska e Carmelo. Terminata la costruzione della casa, dopo qualche anno Lina Luppi era tornata a vivere a Zuccaro; insieme al fratello (noto in campo artistico e della tutela delle tradizioni, scomparso a novembre) aveva gestito una officina di assemblaggio valvole. Nel 2006, un cambio deciso nella vita di Lina Luppi: con tutta la sua famiglia si è trasferita in Messico a Puerto Escondido, dove ha avviato un ristorante italiano.
Il ricordo dell’amica
Nonostante il trasferimento in Messico, il ricordo di Lina Luppi è rimasto molto vivo negli abitanti di Zuccaro. Così la ricorda Carmen Marcodini: «Cara Lina, sei arrivata a Zuccaro ancora piccola dove hai frequentato le scuole elementari e successivamente le medie a Valduggia».
«Siamo cresciute insieme e abbiamo trascorso l’infanzia e la gioventù con allegria e spensieratezza. Ricordo le domeniche pomeriggio all’oratorio dalle suore con le altre ragazze a giocare e nella bella stagione a fare passeggiate. Era un appuntamento fisso per noi. Tu, con altre, ti ritrovavi dalle suore anche alla sera per un corso di ricamo al quale non ho potuto partecipare essendo in collegio. Poi nel 1970 le suore lasciano Zuccaro e noi ci siamo trovate un po’ sperse».
«I nostri pomeriggi domenicali allora si svolgevano al circolo Acli ad ascoltare la musica del juke-box, a chiacchierare e a raccontarci le vicende della settimana e a ridere anche di niente. Che bei tempi. Abbiamo partecipato alla sfilata di carnevale a Valduggia con il carro di cui ne era stato promotore tuo fratello Lino. Ci siamo divertite tantissimo in quell’occasione. Eravamo inseparabili. Poi, nel 1975, ti sei sposata e hai lasciato il paese per trasferirti e formare la tua famiglia a Gozzano e, come spesso succede in questi casi, ci siamo perse di vista. Sei tornata negli anni a seguire a vivere ancora a Zuccaro ma ormai le strade si erano divise ognuno con la propria famiglia».
«Nel 2006 decidi di trasferirti definitivamente nel lontano Messico ma prima di partire sei venuta a salutare la tua vecchia amica e la mia mamma Polinnia, alla quale eri legata da grande affetto, e ci hai portato un quadro, ricamato da te, con raffigurato il volto di donna e di questo regalo te ne sono sempre stata grata. Ora te ne sei andata ma di te serberò sempre un caro ricordo. Grazie per i bei tempi trascorsi insieme. Ciao Lina».
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