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Cronaca

Accusati di aver contraffatto bottiglie che valgono 10mila euro l’una

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Finiscono sotto processo due commercianti di Fara. Che però si prloclamano a loro volta vittime

Due commercianti di Fara sono finiti sotto processo con l’accusa di aver contraffatto bottiglie di “Romanée Conti”, un pinot nero da collezionisti prodotto da Cuvalier che viene venduto sul mercato tra gli 8mila e i 10mila euro alla bottiglia. I due erano stati “beccati” all’inizio del 2013 con 62 bottiglie mentre in auto si trovavano vicino al confine di Olgiate Comasco, tra Italia e Svizzera. Le verifiche avevano permesso di stabilire che quel vino era certamente pregiato, ma non certo all’altezza del “Romanée Conti” della Borgogna.

Adesso i due sono finiti sotto processo (tra l’altro, erano già stati coinvolti in un altro caso simile), ma il loro legale nega che siano stati loro gli autori della contraffazione: secondo la difesa, essi avrebbero acquistato a loro volta le bottiglie ritenendole autentiche, e quindi sarebbero loro stessi vittima di una truffa.

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