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Cronaca

Almeno trenta le ragazzine adescate dal pedofilo di Cossato

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L’uomo le contattava su Facebook, poi offriva soldi per diventare “schiavo” e venir picchiato

Sarebbero almeno trenta le ragazzine adescate su Facebook dal cinquantenne di Cossato finito in manette. E due di queste hanno appena 14 anni.

L’uomo conquistava la loro fiducia attraverso due falsi profili creati sul social network; sulle prime si fingeva un’adolescente e quando entrava in contatto con le giovani rivelava la  sua vera identità. Ma riusciva ad adescarle anche con il passaparola tra le stesse ragazze o sugli autobus scolastici. Proprio qui circolavano anche sue foto nudo.

Alle giovanissime si proponeva come schiavo, chiedeva di essere piacchiato e poi si faceva inviare foto delle ragazze senza veli. In cambio delle prestazioni offriva soldi, ricariche telefoniche e sigarette.

A mettere la parola fine al “gioco” dell’uomo, che è disoccupato e vive con il padre, è stata la denuncia di una madre, insospettita dalle conversazioni su Internet della figlia. L’accusa è di induzione alla prostituzione minorile.

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