Appalti truccati nel mirino della Guardia di Finanza di Torino, che ha dato vita all’operazione “Molosso” che ha scoperchiato un giro di malaffare negli appalti per la fornitura di materiale sanitario i alcune Asl del Piemonte.Come ha raccontato per primo stamane Prima Chivasso, sono state decine le perquisizioni, una ventina gli indagati, cinque le società coinvolte.

 

Contestati turbativa d’asta e corruzione

Turbativa d’asta e corruzione sono le specifiche ipotesi di reato ipotizzate. Dalle prime ore di venerdì 5 giugno 2020, le fiamme gialle torinesi hanno condotto perquisizioni in una trentina di obiettivi tra ospedali, ASL, aziende e abitazioni private. Le condotte illecite duravano da tempo e si era instaurato una sorta di “sistema” in alcune Asl della regione.

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Le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno portato al sequestro di molto materiale e copiosa documentazione a Torino e nelle province di Alessandria e Novara.

I dettagli dell’operazione

Gravi, secondo gli inquirenti, le ipotesi di reato a carico degli indagati, la cui condotta criminale ha causato gravi danni patrimoniali ed economici all’intero Servizio sanitario nazionale, a vantaggio, in particolare, di un’azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nel settore della fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche.

Nel corso dell’operazione i Finanzieri hanno anche sequestrato in via preventiva conti correnti riconducibili a tangenti ricevute da parte di uno degli indagati di Torino.

Gli appalti truccati

Nel mirino della Procura e degli uomini del 1° Nucleo operativo metropolitano della Guardia di Finanza torinese, anche alcune gare d’appalto sospette che potrebbero essere state preventivamente ed appositamente “confezionate” con condizioni per i fornitori tali da favorire la società multinazionale oggetto di indagine la quale, ad avvenuta aggiudicazione, avrebbe potuto beneficiare di milioni di euro per la fornitura di camici e divise per medici ed infermieri Piemontesi.

Coordinatore infermieristico accusato di corruzione

All’ospedale di Alessandria le indagini avrebbero portato ad individuare la corruzione di un coordinatore infermieristico, membro della commissione per una delle gare d’appalto che gli inquirenti avevan messo nel mirino per la fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche chemioterapiche, favorendo una specifica società.

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