Cronaca
Aveva legato la madre facendola morire di freddo. La Procura chiede di confermare l’ergastolo
Aveva legato la madre facendola morire di freddo. La Procura chiede di confermare l’ergastolo. In aula un caso sconcertante accaduto nel 2018 in Piemonte.
Aveva legato la madre facendola morire di freddo. La Procura chiede di confermare l’ergastolo
I fatti risalgono al febbraio 2018 quando la 71enne Iginia Fabbri era deceduta per assideramento nella sua casa di Arquata Scrivia, nell’Alessandrino. Accusato il figlio 48enne Mauro Traverso: l’uomo l’aveva legata facendola morire di freddo. Lo scorso 7 luglio 2020 il figlio è stato condannato all’ergastolo. Ora la Procura, nel processo di secondo grado, chiede di confermare la pena. Lo riporta Prima Alessandria.
La 71enne era stata trovata morta con le mani legate dietro la schiena. Per ben due giorni aveva tentato di liberarsi senza riuscirci: poi erano subentrati i sintomi dell’assideramento.
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Lui si è sempre dichiarato innocente
L’altro giorno in corte d’Assise a Torino è partito il processo di secondo grado nel quale la Procura Generale ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Mauro Traverso.
Ma Aldo Mirate, avvocato difensore di Traverso, ha riproposto una pista alternativa, alla quale finora non è stato dato credito: Traverso aveva rubato 50 grammi di cocaina scatenando la vendetta dei possessori della droga, che il 4 febbraio sequestrarono la madre pretendendo il pagamento dello stupefacente. Da sempre, nel corso del processo per omicidio della pensionata, la tesi dei difensori di Traverso è stata che la donna sarebbe stata presa in ostaggio per una partita di droga rubata dall’imputato stesso. L’uomo si è infatti sempre professato innocente.
Fin da subito però la tesi della difesa era stata ritenuta poco credibile.
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