Cronaca
Chiedono l’elemosina spacciandosi per migranti
C’è anche chi spaccia per migrante e chiede l’elemosina casa per casa: segnati casi in Valsessera
«Sono uno dei migranti ospitati a Pray: può darmi qualcosa per le piccole spese?» Più o meno, è questa la richiesta che parecchie persone della Valsessera e del basso Triverese si sono sentite rivolgere in queste settimana da una o più persone di colore, a volte anche abbastanza distinte nell’abbigliamento. Ma non è vero.
«Nessuno dei migranti ospitati a Pray o a Trivero ha mai chiesto elemosina in giro» dice il sindaco prayese Gian Matteo Passuello. «Del resto, quando sono arrivati noi li abbiamo avvertiti subito: mai chiedere elemosina in giro. E sono certo che non l’hanno mai fatto». Tanto più che le persone che girano per le case a chiedere soldi si rivolgono ai proprietari in italiano, mentre nessuno dei migranti arriva da tre mesi parla l’italiano, se non poche parole.
Se qualcuno volesse comunque fare l’elemosina a queste persone, nessun problema: ma non si tratta dei migranti arrivati tra luglio e agosto.
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