Seguici su

Cronaca

Coggiola ricorda Gian Pasquale, morto a soli 54 anni

Pubblicato

il

Ha affrontato la malattia con consapevolezza e serenità

Un uomo con una fede grande che ha affrontato la sua malattia con consapevolezza e serenità. Queste le parole, rivolte a Gian Pasquale Bollo, durante l’omelia nella cerimonia funebre di venerdì scorso. Nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Coggiola si sono ritrovati in tanti per dargli l’estremo saluto e per stringersi attorno ai familiari. Bollo, che aveva 54 anni, lavorava nel Veneto, nel settore commerciale, in una ditta di prodotti per l’idraulica. Meno di anno fa, lo scorso mese di luglio, aveva dovuto vivere il dolore per la perdita del fratello Leonardo, anche lui ucciso in giovane età (non aveva ancora 52 anni) da un tumore.

«Gian Pasquale – lo ricorda il parroco don Carlo Borrione – oltre che un parrocchiano era un grande amico. Sapeva di non avere futuro, ma ha affrontato la malattia in modo esemplare, pensando alla sua famiglia. Ha trovato la sua forza nella fede e ringraziava per le piccole cose che riceveva ogni giorno della sua vita. Era davvero una brava persona, sensibile e molto intelligente anche nel suo lavoro. Non si è mai abbattuto per i problemi che gli sono successi e ha sempre guardato avanti, avendo fiducia in Dio. Lo ammiro per questa sua forza e dedizione. E’ stato un esempio anche per me per la sua serenità sino all’ultimo».

Durante l’omelia anche don Giancarlo Taverna ha esternato la sua commozione dicendo di non avere mai incontrato una persona «così consapevole di andare incontro al Signore con dignità e serenità».
Nella chiesa parrocchiale tanti amici, conoscenti, l’intera comunità che ha voluto essere presente e dimostrare stima e rispetto per l’uomo, unendosi al dolore della moglie Maria Teresa e dei figli Alessandro e Lorenzo, della suocera Giuliana Loro Milan e di tutti i familiari. La stessa famiglia ha voluto, come era suo desiderio, che ai fiori si preferissero le offerte al fondo Edo Tempia di Biella che si occupa della ricerca contro i tumori.

«Lo ricordo con grande affetto – dice Silvia Migliavacca dello Juventus club Valsessera –. Gian Pasquale faceva parte del nostro club e abbiamo condiviso diversi anni insieme. Era una persona in gamba, un bravo amico. Tutti noi del club lo ricordiamo con affetto».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook