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Cronaca

Derubano e picchiano selvaggiamente un invalido. Poi lo filmano nudo e scatta ricatto a luci rosse

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Derubano e picchiano selvaggiamente un invalido. Poi scatta pure il ricatto a luci rosse dopo il video senza veli. Alla fine la polizia arresta quattro aguzzini. E’ accaduto a Vercelli: una lunga vicenda che ha dell’incredibile.

Derubano, narcotizzano e picchiano selvaggiamente un invalido: la prima denuncia

Una vicenda allucinante scoperta dalla Polizia di Vercelli. Protagonista un cittadino italiano di origine nordafricane, invalido all’85% . Una vicenda di inaudita violenza iniziata nel gennaio scorso. I primi accertamenti investigativi nascono dalla denuncia della vittima (classe 1962) che era stato oggetto di intimidazioni da parte di due soggetti di origini magrebine (entrambi classe 1998) i quali ricattando l’uomo sotto la minaccia di rivelare particolari intimi della sua vita lo avevano percosso, derubato ed accompagnato a prelevare la somma di 1000 euro da uno sportello bancomat per farsela consegnare. In questa occasione il malcapitato era riuscito a fuggire e rifugiarsi in Questura.

Scatta la vendetta

Tali fatti hanno scatenato negli indagati dei propositi di vendetta. I malviventi, con la complicità di  altri due connazionali, hanno “reclutato” sottominacce due conoscenti minorenni e le hanno costrette ad adescare l’invalido sotto la promessa dell’organizzazione di un festino a base di alcool e droga. La vittima, affetta da gravi patologie e fragile psicologicamente, ha fatto entrare nella propria abitazione le due donne assime ad uno dei soggetti già precedentemente denunciati.

Il narcotico nel cocktail

A quel punto mentre quest’ultimo era in bagno,  il ragazzo nordafricano ha sciolto nel cocktail del padrone di casa delle potenti gocce di sonnifero ed ha aspettato che questo facesse effetto. Una volta messa fuori gioco la vittima, nell’abitazione è sopraggiunto un altro soggetto nordafricano (classe 1989 e pluripregiudicato per rapine violente) che unitamente al complice ha picchiato brutalmente il cittadino italiano cercando di scoprire l’eventuale ubicazione di una cassaforte per poi prelevare elettrodomestici, monili in oro ed altri oggetti presenti in casa. I criminali si sono poi impossessati dell’auto della vittima per trasportare la refurtiva in un luogo sicuro.

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Foto e video porno, poi il ricatto

Non paghi di quanto commesso, i rei hanno pensato di spogliare l’uomo e fotografarlo nudo oltre a video riprenderlo mentre in evidenti condizioni di alterazione tentava di compiere atti sessuali con una delle minorenni presenti in casa (che si è prestata a tale piano sotto costrizione fisica e psicologica.) Gli uomini della squadra mobile hanno ritrovato l’uomo in casa semi svenuto due giorni dopo i fatti ed hanno dovuto sfondare la porta per poterlo soccorrere. Immediatamente trasportato in ospedale l’invalido è stato successivamente dimesso con 15 giorni di prognosi per le lesioni subite.

Ma la tortura non era ancora finita

I ragazzi di origine nordafricana, dopo un breve periodo di pausa, ricominciavano a ricattare la vittima minacciandolo di pubblicare il video (già caricato sulla piattaforma You Tube) e le foto compromettenti di cui erano in possesso, se non avessero ricevuto cospicue somme di contanti. Si è dunque deciso di concerto con il Pubblico Ministero titolare delle indagini di approntare un apposito servizio che permettesse di cogliere in flagranza gli estorsori.

Infine scattano le manette ai polsi degli aguzzini

Gli operatori della terza sezione della Squadra mobile, con la collaborazione della Polizia Scientifica, sono riusciti ad arrestare due soggetti che avevano appena ricevuto la somma di 500 euro in cambio della consegna di una chiavetta usb contenente i video e le foto compromettenti. I gravi indizi raccolti successivamente e la ricostruzione dei ruoli precisi svolti dai singoli indagati hanno fatto sì che il Gip emettesse due ordinanze di custodie cautelare in carcere per i complici del piano e due aggravamenti della misura del divieto di avvicinamento nei confronti del malcapitato protagonista di questa torbida vicenda. I provvedimenti sono stati eseguiti ed i quattro indagati sono finiti in carcere.

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