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Cronaca

Frodi credito, forte incremento nel Vco e nel Biellese

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Nel primo semestre del 2015 in Piemonte sono stati 465 i casi di frodi creditizie, perpetrate attraverso un furto di identità e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari. E’ il dato diffuso dalla ventunesima edizione dell’Osservatorio Crif.

Nel primo semestre del 2015 in Piemonte sono stati 465 i casi di frodi creditizie, perpetrate attraverso un furto di identità e il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari. E’ il dato diffuso dalla ventunesima edizione dell’Osservatorio Crif  da cui si evince che oltre la metà dei casi di frode rilevati nel I semestre 2015 interessa regioni del Sud e delle Isole ma è l’area del Nord Ovest l’unica a far registrare un incremento dei casi di frode, con un +5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il Piemonte è al 6° posto nella graduatoria nazionale capeggiata dalla Campania. Il maggior numero di frodi, 264, nella provincia di Torino; in forte aumento gli episodi nel Vco, (+77.2%) e nel Biellese (+47.6%).

“Le frodi creditizie sono un fenomeno che non conosce crisi e, anzi, i criminali sembrano diventare sempre più professionali, inventando continuamente nuove modalità di truffe sia su Internet  sia nel mondo reale, per ottenere dati personali con cui compiere furti d’identità finalizzati ad acquistare beni e servizi – commenta Beatrice Rubini, direttore della linea MisterCredit di Crif -. Altro aspetto degno di nota è rappresentato dal legame tra le zone in cui le persone tendono maggiormente a sottovalutare questo tipo di frode, nello specifico il Nord Ovest del paese secondo una recente rilevazione campionaria, e l’incremento del fenomeno. Ad ogni modo, nessuno può dirsi veramente al riparo dal rischio di subire una frode ma soprattutto tra gli over 40, che rappresentano la categoria in cui si registra il maggiore incremento nella vittimizzazione, sarebbe importante una presa di coscienza e la conseguente adozione di comportamenti virtuosi”.

Gli acquisti fraudolentemente effettuati attraverso un prestito finalizzato continuano a fare la parte del leone: nei primi 6 mesi dell’anno in corso il 74,3% dei casi di frode creditizia ha interessato questa tipologia di prodotto.   Un aumento estremamente significativo (+86,6%) si registra invece per le frodi associate alle carte di credito, che balzano al secondo posto assoluto della graduatoria con una quota del 12,8%, e per quelle sui fidi che, seppur con una quota minoritaria, sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le categorie più colpite sono state, nell’ordine, quelle dei consumi/abbigliamento/lusso, travel/entertainment, elettrodomestici ed elettronica/ informatica/telefonia.

Le vittime sono uomini nel 60,2% dei casi.

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