GALLERY: doloso l’incendio che ha distrutto un deposito a Valmaggiore

Nel mirino Marco Bozzo Rolando: «Forse perché aiuto i migranti ospitati in paese…»

E’ di origine dolosa l’incendio che si è sviluppato venerdì sera a Valmaggiore a una tettoia-deposito, pertinenza della casa di Marco Bozzo Rolando. Presidente dell’Anpi, il quaronese che si è prodigato fin da subito per dare una mano nell’accoglienza dei profughi che sono ospitati proprio a Valmaggiore, nella villa che un tempo era utilizzata dalle suore e che è ancora di proprietà della curia. Per il  momento si tratta solamente di supposizioni, ma potrebbe darsi che l’impegno di Bozzo Rolando dia fastidio a qualcuno e che l’incendio sia stato un gesto intimidatorio per farlo desistere. Il primo a sospettarlo è proprio lui.

Le fiamme si sono propagate venerdì sera all’interno di una tettoia che Bozzo Rolando usa come ripostiglio; all’interno c’erano legna, una scaletta, una motosega e tutti quegli attrezzi che vengono normalmente utilizzati per la manutenzione del giardino e della casa. «Non si è salvato nulla – commenta il quaronese -, le fiamme hanno distrutto ogni cosa. Ma non solo: per via dell’incendio due finestre dell’abitazione sono implose e la casa si è riempita di fumo, con conseguenze facilmente immaginabili». Le fiamme si erano propagate poco prima, un altro residente ha raccontato di essere uscito di casa attorno alle 22 e di non aver notato nulla di anomalo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Roccapietra, che per spegnere le fiamme e bonificare l’area ci hanno messo diverse ore, lavorando fino alle 2 di notte.

Bozzo Rolando ha presentato denuncia contro ignoti e partiranno le indagini per cercare di capire chi può aver provocato intenzionalmente l’incendio. «Abito in quella casa dal 1995 e non era mai successo niente – conclude -. Solo ora che seguo la questione dei migranti si sono verificati due episodi di questo genere in poche settimane. Non posso che mettermi nelle mani della Procura».

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