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Cronaca

Gira cocaina nella Vercelli dei vip: si spacciano anche 30 dosi ogni notte

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ghemme arrestato

Gira cocaina nella Vercelli bene: la sezione antidroga della Squadra mobile ha messo a segno un’operazione eclatante. La droga veniva consegnata anche a domicilio a clienti altolocati.

Gira cocaina nella Vercelli bene: molti clienti altolocati

L’indagine è nata da una segnalazione confidenziale che ha indicato un uomo di origini calabresi, residente in città come spacciatore di cocaina. Dopo appostamenti e pedinamenti da parte degli investigatori l’uomo è stato fermato e trovato in possesso di circa 12 grammi di cocaina e di 10 grammi di hashish. Sin dall’inizio la Polizia di Vercelli ha capito che lo spacciatore gestiva una fiorente attività di spaccio di droghe leggere e pesanti. Dopo complesse attività tecniche e appostamenti notturni, è emersa infatti una vera e propria rete di traffico di stupefacenti. Rete destinata anche ad insospettabili professionisti del capoluogo e di Novara.

La rete di spaccio: 30 dosi a notte

Il primo a essere arrestato, in flagranza, è stato uno dei fornitori dell’uomo, residente nell’hinterland tra Novara e Vercelli. L’arrestato aveva in casa oltre mezzo chilo di cocaina e mille euro in contanti. Trovata pure la macchinetta del “sottovuoto” per confezionare le dosi. Nel prosieguo della attività sono state documentate diverse cessioni di cocaina avvenute in città. Si è scoperto che il soggetto residente a Vercelli si avvaleva della complicità di un ragazzo più giovane, suo coinquilino, che presentava come suo nipote. Nelle ore serali e notturne, i due effettuavano molti viaggi alternandosi fra di loro: mentre uno viaggiava l’altro prendeva le “ordinazioni” via telefono. In questo modo riuscivano a smerciare 30 dosi di cocaina in una  notte. Le consegne avvenivano sia nell’appartamento dei due, in pieno centro città, sia a domicilio, addirittura negli studi di liberi professionisti.

Indagine ancora aperta

Durante l’attività, ancora in corso, sono stati ascoltati numerosi acquirenti, che hanno confermato quanto accertato dalle indagini. Qualcuno però, pur di fronte a prove lampanti, ha negato quanto successo. Queste persone (al momento tre) sono state indagate a piede libero per favoreggiamento.

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