Seguici su

Cronaca

Lavoro in nero nei ristoranti: sei casi individuati dalla Finanza

Gli operatori hanno controllato alcuni locali tra Valsesia e Vercellese.

Pubblicato

il

Lavoro in nero nei ristoranti: sei casi individuati dalla Finanza. Gli operatori hanno controllato alcuni locali tra Valsesia e Vercellese.

Lavoro in nero nei ristoranti: sei casi individuati dalla Finanza

Un cameriere “in nero”, altri due impiegati irregolarmente e tre remunerati in parte con somme di denaro non tracciate sono stati scoperti dalla guardia di finanza nel corso di una serie di operazioni messe in atto nelle scorse settimane tra Valsesia e Vercellese. Si trattava di operazioni per contrastare il lavoro sommerso.

In azione le fiamme gialle del gruppo di Vercelli e della tenenza di Borgosesia. Tutti i controlli sono stati preceduti da specifici approfondimenti info-investigativi durante i servizi di controllo economico del territorio. E sono stati corroborati dalle risultanze delle banche dati consultabili nella dorsale informatica dei reparti.
LEGGI ANCHE: Valsesia e Vercellese, scoperti undici lavoratori in nero nel mondo del turismo

Le irregolarità scoperte

Le irregolarità constatate dai finanzieri hanno riguardato la scoperta in due ristoranti di tre camerieri, uno dei quali completamente “in nero” e i restanti senza che il loro rapporto di dipendenza fosse stato preventivamente denunciato dal datore di lavoro al centro per l’impiego.

In un locale etnico, inoltre, sono stati identificati anche tre camerieri che percepivano metà della retribuzione in denaro contante anziché con mezzi di pagamento tracciabili, come previsto dalle norme.

Le violazioni accertate in materia di lavoro e legislazione sociale, sanzionate con pene pecuniarie fino ad oltre 10mila euro, sono state segnalate alle competenti articolazioni territoriali dell’Inps e Inail. E contestualmente, sono stati avviati i doverosi approfondimenti di natura fiscale.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *