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Cronaca

”Non si può chiamarlo amore” fa il pienone

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I fondi raccolti a favore di progetti sul territorio

Oltre 300 persone sabato a in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne al Teatro Civico di Varallo dove è andato in scena lo spettacolo “Non si può chiamarlo amore”. Come lo scorso anno lo show ideato da Zoppis Giuseppe, Dante Delzanno, Paolo Gamalero e Alberto Bianchetto (Note di Speranza Group) ha raccolto molti consensi. Il Teatro di Varallo, gremito, ha tributato grandi applausi a tutti gli artisti che si sono gratuitamente esibiti sul palco. Lo scopo della manifestazione era quello di sensibilizzare su un tema cosi’ attuale ed importante come quello della violenza sulle donne e nel contempo raccogliere fondi per un progetto di prevenzione che sarà realizzato sul territorio varallese. Sarà l’associazione Paviol, percorsi antiviolenza Onlus (www.paviol.it), in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Varallo, che ha patrocinato lo spettacolo, a realizzare questa preziosa attività presso le scuole. E’ stato uno show dove le arti della musica, del canto, della danza e della recitazione si sono alternate ed intrecciate fra loro realizzando un mix davvero emozionante. Si sono esibiti:  Jennifer Alberti – Matteo Bellotti – Andrea Carlone – Daniele Conserva – Annalisa Costadone – Dante Delzanno – Dalila Fazio – Gianluca Faziotti – Ilaria Faziotti – Valentina Gioia – Annalisa Carru – Raffaella Lombardi – Glenda Marengo – I “Maroni per Forza” – Arianna Quartesan – Marcello Mantovani – Pasqualino Sisca – Eraldo Sommacal – Francesco Spiriti – Andrea Veronese – Sonia Zoppis –  la Scuola Academy Vivi la Danza di Anastasia Pesare ed i ragazzi del corso intermedio del Laboratorio Teatrale “La valigia dell’attore” di Annalisa Carru. Ha presentato Giuseppe Zoppis.

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