Cronaca
Paura a Grignasco: donna e cagnolino aggrediti da un pitbull
Grosso spavento l’altro giorno in strada a Grignasco. Pitbull aggredisce una donna: cane recuperato e portato in un canile.
Donna e cagnolino aggrediti da un pitbull
Tanto spavento l’altro giorno per una grignaschese. Mentre stava facendo una passeggiata con il suo cane, ha incontrato un pitbull che si è avventato prima contro l’altro animale e poi contro la donna stessa. La vicenda si è conclusa con l’intervento degli organi competenti.
A illustrare i dettagli della vicenda è stata la sindaca Katia Bui che ha chiarito la situazione anche utilizzando i social network: «Il cane è stato recuperato e portato al canile perché la persona che si riteneva essere il proprietario non era raggiungibile – spiega -. L’Asl è già intervenuta la volta precedente e interverrà nuovamente. Sanzioni a parte è evidente che serva un supporto per la gestione del cane che auspico venga richiesto, tenuto conto che il proprietario che si è avuto modo di individuare grazie alla lettura del microchip. A quanto risulta a me e ai vigili non si è ancora messo in contatto per avere informazioni sul cane. Sono stata per circa un’ora con la signora che fortunatamente non è stata morsa ma il cane ha prima aggredito il suo cane e poi è saltato addosso sulla schiena alla signora causando conseguenze oltre a notevole spavento. Una volta entrata in casa il pitbull si è buttato ripetutamente addosso alla porta. È evidente che sia un cane pericoloso. In sostanza se fa piacere avere il cane è fondamentale occuparsene e saperlo gestire se si hanno difficoltà piuttosto che mettere in pericolo altre persone ed animali è il caso di farsi aiutare».
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Aldo
15 Maggio 2022 at 13:09
Cani così vanno gestiti, se non sei in grado di farlo non prendere questi cani e lasciateli a chi li sa gestire.
Sandra
15 Maggio 2022 at 18:42
Mi dispiace per la signora e il cagnolino. Purtroppo non è colpa del pitbull ma del proprietario. Sono cani buonissimi, ma vanno gestiti in modo corretto, questo cane è sicuramente in uno stato non adeguato e per questo ha sviluppato questa rabbia. Spero che venga dato a chi sappia gestirlo al meglio, e sono contenta che l’altro cagnolino e la proprietario siano salvi.
Ettore Sartori
15 Maggio 2022 at 22:13
Cane buono non significa “cane non feroce” e i pitbull sono cani feroci. La cronaca nazionale e internazionale è letteralmente piena di episodi anche fatali che coinvolgono cani pitbull “buoni”. Basterebbe smettere di vendere i cuccioli di questa razza (e di altre razze pericolose) ai comuni cittadini e lasciare che siano solo figure competenti ad occuparsene. Se l’animale agisce d’istinto perchè quella è la sua natura, il nocciolo della questione è proprio evitare che i cittadini impreparati si trovino a nella condizione di non saper gestire un cane feroce. Non basta farsi intenerire dalla dolcezza dei cuccioli: il cucciolo diventa adulto e potenzialmente molto pericoloso.