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Cronaca

Pecore sbranate dai lupi: allevatore di Coggiola preferisce tornare a valle

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Pecore uccise e sbranate dai lupi nei monti sopra Coggiola: l’allevatore decide di tornare a valle.

Pecore sbranate dai lupi sopra Coggiola

Il lupo è tornato ad attaccare sui monti di Coggiola. A farne le spese un pastore, che ha dovuto subire alcune perdite durante la stagione: tant’è che ha deciso di tornare a valle qualche giorno prima del previsto.

La notizia è confermata anche dal sindaco Gianluca Foglia Barbisin. «Come Comune abbiamo firmato l’ordinanza per permettere di seppellire i capi attaccati direttamente in montagna evitando di portarli a valle. Il servizio dell’Asl ci ha confermato che gli animali sono stati attaccati probabilmente da lupi. Dispiace per il pastore che ha avuto la perdita…»

Prima volta in Valsessera

Casi di attacchi al bestiame in Valsessera non si erano ancora registrati. Diversi invece erano stati quelli avvenuti in Valsesia, anche negli anni scorsi. «L’operatrice dell’Asl – riprende Foglia Barbisin – ha confermato che i lupi girano molto e la nostra valle è confinante con la Valsesia. È normale che si spostino».

Nessun pericolo per l’uomo? «Non c’è mai stato alcun attacco, i nostri boschi sono assolutamente sicuri».

I lupi si spostano

Arriva quindi un’ulteriore conferma della presenza del lupo in alta Valsessera. Non a caso nel 2017 un esemplare di lupo morto venne trovato alla Bocchetta della Boscarola, proprio a confine tra il Biellese orientale e la Valsesia.

L’insediamento in Valsessera e Valsesia di un branco di lupi è accertato anche dalle attività di monitoraggio. A coordinarle l’Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia, nell’ambito del progetto Life WolfAlps.

Boom nel 2019

Sul finire nel 2019 poi le segnalazioni sono cresciute. A Quarona il fotografo Luigi Manghetti ha immortalato con una foto-trappola un lupo. E la foto notturna di un lupo a bordo strada lungo la Valmastallone era stata pubblicata sui social anche da una automobilista.

Poi sono seguite altre numerose testimonianze di attacchi. Dalla zona di Scopello, Piode, Rassa, Campertogno, Mollia e Riva Valdobbia le segnalazioni si sono poi estese progressivamente alla Val Mastallone; e recentemente nella bassa Valle da Varallo a Borgosesia fino a Prato Sesia e Cavallirio. E ci sono fotografie scattate anche durante il giorno mentre girovaga sul letto del fiume.

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