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Cronaca

Quali sintomi gli italiani cercano su Google? La ricerca Lenstore

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Diventata protagonista della cronaca nazionale, la salute è tra le principali ragioni di apprensione per gli italiani. Ma quali sono i sintomi più ricercati su Google? L’ultimo studio condotto da Lenstore, realtà di punta nella vendita online di lenti a contatto, ricostruisce un quadro ricco di spunti interessanti esaminando 100 sintomi in 26 Paesi. L’utilizzo della Rete per ottenere una risposta ai propri dubbi anche in fatto di salute è una tendenza che ha ormai preso piede anche nel nostro Paese. Il 27% degli italiani ha ammesso di aver usato il motore di ricerca di Mountain View per appurare i sintomi di un malessere, giungendo a una diagnosi errata o peggiore di quella presentata successivamente dal medico. Google si rivela quindi una fonte di ansia e frustrazione invece di uno strumento capace di fare chiarezza nel riconoscimento delle cause dei sintomi. Gli italiani si preoccupano per la salute, in media, due volte a settimana. Meglio però analizzare i numeri per capire a fondo il fenomeno. Partiamo da una prospettiva globale. Nella classifica mondiale dei sintomi maggiormente ricercati la diarrea (1.088.970) occupa il primo posto, superando di circa 200.000 click l’ansia. Completano invece il podio le vertigini (745.600). A spiegare il secondo posto bastano i circa 284 milioni di persone che, su scala
planetaria, patiscono di disturbi d’ansia. Nel caso della diarrea, all’ampia diffusione va ad aggiungersi, con buona probabilità, un certo senso di imbarazzo. Questo può scoraggiare l’immediato confronto con il medico. Possiamo ricondurre a questa condizione psicologica anche gli importanti volumi di ricerca mensili relativi a prurito vaginale e capezzolo rientrante (con rispettivamente 214.400 e 178.930 ricerche). Il paziente percepisce la Rete come una risorsa che lo pone al riparo da potenziali momenti di disagio.

SintomoNumero di Ricerche al Mese
Diarrea1.088.970
Ansia890.660
Vertigini745.600
Emicrania713.430
Insonnia662.410
Mal di Gola616.980
Costipazione601.360
Mal di testa507.460
Febbre486.510
Bruciore di Stomaco456.490

I sintomi più cercati su Google dagli italiani

Corrispondono al 15% del campione esaminato gli italiani che dichiarano di aver evitato di contattare il medico durante la pandemia, intimoriti dal rischio di contrarre il Covid-19. Si tratta di un chiaro segnale della forte preoccupazione associata alla questione della salute. Ecco quindi i dieci sintomi e condizioni più ricercati:

SintomoNumero di ricerche al mese
Ansia40.500
Mal di Gola33.100
Febbre27.100
Mal di Testa27.100
Lingua Bianca27.100
Diarrea27.100
Insonnia27.100
Raffreddore22.200
Emicrania18.100
Prurito Anale18.100

Cosa cambia nel confronto con la classifica generale? Il primo dato che balza
all’occhio è l’ansia al vertice delle ricerche. Va invece a ridursi
l’attenzione nei confronti di costipazione e vertigini. Nel gruppo dei 10 sintomi
più digitati entrano lingua bianca e prurito anale. Se da una parte quindi la condizione
psicologica appare come la priorità, dall’altra il fenomeno dei sintomi imbarazzanti
lascia una traccia anche negli utenti del Belpaese.

Il rapporto tra italiani e pandemia

Impossibile trattare il tema dei sintomi senza dedicare un approfondimento al Covid-19. La perdita del gusto, ad aprile, è stata caratterizzata da uno sviluppo nelle ricerche italiane del 631% rispetto a gennaio. La tendenza è illustrata con chiarezza nella tabella che riportiamo di seguito, con alcuni sintomi legati al Coronavirus nei mesi dell’ascesa della pandemia.

SintomoGennaioFebbraioMarzoAprileIncremento %  da Gennaio ad Aprile
Perdita di gusto12.16012.21072.510113.630834,46%
Perdita di olfatto6.8706.71071.07050.230631,15%
Mancanza di fiato154.640165.580626.630407.490163,51%
Febbre484.190545.7701.393.410923.08090,64%

Roshni Patel, BSc (Hons) MCOptom, Professionista e Responsabile
ai Servizi di Lenstore, dà questa lettura ai risultati della ricerca: “È interessante il fatto che le persone si affidano ad un motore di ricerca per avere un aiuto medico, piuttosto che rivolgersi ad uno specialista. Il fatto che abbiamo accesso immediato a queste fonti è positivo. Tuttavia quando si tratta di salute, è importante rivolgersi ad un medico specializzato piuttosto che fidarsi delle notizie sul web”.

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