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Cronaca

Rapine e violenze ai danni di coetanei: 12 minorenni denunciati a Novara

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accoltella il convivente

Rapine e violenze ai danni di coetanei. Baby gang di Novara aggrediva e terrorizzava i coetanei nel principale parco pubblico della città.

Rapine e violenze ai danni di coetanei: denunciati 12 minorenni

Una “baby gang” formata da dodici minorenni aggrediva e terrorizzava coetanei nel principale parco pubblico di Novara. L’ha individuata la Polizia di Stato di Novara, operando in stretta collaborazione con la Polizia Giudiziaria.

I dodici ragazzi, considerati responsabili dei reati di percosse, lesioni aggravate, violenza privata, minaccia e rapina, sono ora indagati in stato di libertà.

L’avvio delle indagini

Le indagini sono iniziate nello scorso mese di luglio a seguito di numerose denunce presentate dai genitori di alcuni minorenni che avevano segnalato le aggressioni subite dai loro figli a opera di un gruppo di ragazzi. Tutte le vicende descritte nelle denunce presentavano elementi comuni.

Le aggressioni sono avvenute tutte nella zona del “Parco dei bambini” e anche il modus operandi della banda era sempre lo stesso. Per futili motivi, i membri della gang circondavano la propria vittima costringendola a subire insulti, minacce, violenze fisiche (e in un caso la rapina di una collana).

Identificati (anche grazie ai social)

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno quindi avviato una serie di accertamenti per arrivare agli aggressori. Attraverso servizi di controllo mirati nelle zone segnalate, l’analisi di profili Facebook e Instagram e le testimonianze raccolte, gli agenti hanno identificato dodici minori, di età compresa tra i 14 ed i 17 anni.

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Alcuni componenti del gruppo, inoltre, venuti a conoscenza della presentazione delle denunce da parte delle vittime, le hanno intimidite dapprima attraverso i social e, successivamente, di persona.

Perquisite anche tre abitazioni e altrettanti cellulari

Su delega dell’Autorità Giudiziaria, la polizia ha anche eseguito delle perquisizioni domiciliari. Gli agenti hanno infatti controllato le abitazioni di tre dei componenti della “baby gang”. Questi ultimi sono considerati i “capi” del gruppo, per la loro indole particolarmente violenta e il carattere carismatico. A loro sono stati sequestrati i telefoni cellulari, ora in corso di analisi da parte dei tecnici.

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